Il gip di Macerata, Claudio Bonifazi, ha archiviato le posizioni di due uomini, indagati per aver abusato sessualmente di Pamela Mastropietro, la giovane romana uccisa e fatta a pezzi il 30 gennaio 2018 all’interno di una mansarda, a Macerata, un assassinio per il quale, in primo grado, e’ stato condannato all’ergastolo il nigeriano Innocent Oseghale.
L’archiviazione dell’indagine accoglie la richiesta fatta dalla procura di Macerata, alla quale si era opposta la famiglia Mastropietro, tutelata dallo zio di Pamela, Marco Valerio Verni. Non si è potuto procedere anche perché mancava la querela della vittima, che però non avrebbe mai potuto presentarla essendo poi stata uccisa.
Le due persone indagate, un uomo di Mogliano, che le diede un passaggio in auto, e un tassista di origine argentine, che la ospito’ in casa il 29 gennaio, erano stati accusati di aver avuto un rapporto sessuale con Pamela, approfittando del suo stato di “minorata difesa”. Una tesi che la procura ha poi lasciato cadere e che il gip ha sposato nella convinzione che le condizioni della giovane romana “non dovevano certo apparire quantomeno tali da denotare trattarsi di persona in stato di abbandono, incapace di provvedere alle proprie esigenze primarie”. affaritaliani.it