Quando a radunarsi sono persone civili, qualunque sia il loro numero, va tutto per il verso giusto. E così è stato per le migliaia di persone che si sono date appuntamento domenica pomeriggio a Firenze, in Piazza Santa Croce. La piazza era davvero stracolma e questo, stante la fin troppo nota situazione del momento (e speriamo sia solo limitata al momento), avrebbe potuto innescare reazioni non proprio piacevoli da parte delle forze dell’ordine. Non è stato così: anche i poliziotti (io non ne ho visto uno con la mascherina) si sono comportati in maniera intelligente, con una presenza necessaria sì, vista la quantità di pubblico, ma del tutto discreta, tanto da passare quasi inosservata. Del resto, se ci fosse stato motivo di temere, le forze dell’ordine avrebbero dovuto intervenire per ristabilire la sicurezza: cosa che non è stata fatta.
Il tema della giornata era la Costituzione, vale a dire il corpo di garanzie che i governanti prestano inderogabilmente ai governati. Inderogabilmente… O no? Beh, se ci si dovesse basare su quanto sta avvenendo ora, le deroghe sono state parecchie e altre se ne aggiungono a cadenze quasi quotidiane. È un fatto oggettivamente rilevabile che la Costituzione della Repubblica Italiana, un esempio luminoso di diritto come il diritto deve essere inteso, cioè un insieme di dettati giusti e comprensibili da chiunque, sia calpestata da un regime che non ha uguali nella storia dell’umanità, andando per la prima volta ad interferire, e pesantissimamente, non solo con la libertà come è classico di ogni dittatura, ma con la salute e perfino con la podestà sulla prole.
Occorre sottolineare che la progressiva scomparsa delle garanzie costituzionali non è scoppiata d’improvviso, ma è stata pazientemente e, se l’aggettivo non stridesse con la ragione, direi intelligentemente, preparata grazie ad un’opera di distorsione delle menti. Giusto a titolo d’esempio, essere riusciti a far passare per verità “scientifica” una mostruosità assurda come la cosiddetta immunità di gregge è un vero capolavoro e un indizio inequivocabile del successo dell’esperimento. L’industria farmaceutica, la cosiddetta Big Pharma, si è impadronita del mondo grazie ad un potere economico non solo immenso ma in continua crescita, e con il denaro ha comprato davvero tutti i posti di comando.
Grazie a una tela tessuta negli anni, Big Pharma è diventata padrona dei cervelli.
Non di tutti, però.
Come spesso accade quando si esagera, il rischio è quello d’innescare reazioni tali da mettere a repentaglio il risultato ottenuto.
Le tante persone di Piazza Santa Croce ne sono una testimonianza. Un indizio.
Forse il limite invalicabile è stato toccato non quando si sono prescritte vere e proprie stravaganze come il cosiddetto lockdown con la rovina sanitaria ed economica che ne è conseguita, o con l’imposizione grottesca di guanti e mascherine, cioè qualcosa che chiunque abbia qualche nozione d’igiene sa essere portatore di malattia. E nemmeno quando, per comportamenti che si tenta goffamente di equivocare, migliaia di persone non sono state trattate come, forse, si sarebbe potuto. Il limite era già stato raggiunto quando si sono coinvolti i figli e lo si è fatto con una violenza sottile al cui cospetto l’Erode della fantasia popolare diventa un quasi innocuo dilettante. Il resto è stata qualche goccia in un vaso ormai colmo.
A Firenze io c’ero e ho visto e ho sentito. Ho stretto qualche migliaio di mani e ho sentito per centinaia di attimi chi mi accennava ai disastri, spesso senza ritorno, dei trattamenti farmacologici e non solo farmacologici resi obbligatori con la violenza. Ho visto gli occhi di quei genitori.
Il regime mediti. Se vuole sopravvivere, ci ripensi.
Stefano Montanari