La grave crisi economica che sta attraversando l’Italia costringe il governo a misure forti per rilanciare i consumi. L’ultima idea è quella della riduzione dell’Iva, accennata ieri in chiusura dei lavori agli Stati generali dal premier Giuseppe Conte, sulla scia della misura – si legge su Repubblica – che sta per adottare la Germania. Il costo dell’operazione sarebbe significativo e andrebbe ad incidere sul terzo sforamento del deficit che il Parlamento a breve dovrà approvare.
Si parla di una cura choc in grado di restituire ossigeno ai consumi arrivando quasi a dimezzare le aliquote massime attualmente del 22 per cento, con un taglio di dieci punti. L’intervento avrebbe una durata biennale fino al 2022, una sorta di mega una tantum fiscale e sarebbe condizionato all’uso della moneta elettronica.
Il costo, a seconda delle dimensioni del provvedimento, andrà dai 4 ai 10 miliardi: il finanziamento potrebbe avvenire anche in deficit trattandosi di una misura a tempo. I comparti interessati potrebbero essere: turismo, ristorazione, artigianato, abbigliamento e automobile. affaritaliani.it