Torna l’ombra del terrore jihadista in Inghilterra dove tre persone sono state uccise e diverse altre ferite in un accoltellamento di massa avvenuto nel parco di Forbury Gardens, a Reading, circa 70 chilometri a ovest di Londra. Fermato un libico.
Le fonti ufficiali avevano riferito inizialmente che due persone – soccorse da altrettante eliambulanze – erano state ricoverate in rianimazione al Royal Berkshire Hospital e altre erano rimaste ferite in modo meno grave; ma a livello ufficioso sono stati poi confermati anche i tre morti.
L’intera zona è transennata e circondata dalla Thames Valley Police e dall’antiterrorismo, sullo sfondo di una indagine a vasto raggio con imponente schieramento di forze e mezzi. Si segnalano anche perquisizioni in appartamenti di edifici circostanti: alla ricerca di possibili complici dell’arrestato, un “cittadino libico”, in un primo tempo indicato come un potenziale lupo solitario.
Nieema Hassan, attivista locale di Black Lives Matter, ha dal canto suo voluto sgomberare il campo da ogni equivoco su legami fra gli accoltellamenti e la manifestazione antirazzista pomeridiana svoltasi nel medesimo parco qualche ora prima. “I dimostranti – ha scritto su Facebook – erano pacifici e si sono coordinati con la polizia. Tutti coloro che hanno partecipato alla protesta di Blm stanno bene, nessuno è stato coinvolto, quando l’attacco è avvenuto ce ne eravamo già andati”. laregione.ch
Continua la politica dello scontro di razze e di civiltà.
È evidentemente il pretesto di un palinsesto che ha avuto origine nell’omicidio del Floyd.
Quale sarà la risposta che ha generato questo pretesto, per operare un ulteriore passo di quella che oramai si presenta come una chiara svolta antropologica?
Aspettiamoci grida di sdegno antirazzista, episodi di grottesca teatralità scenica, giri di vite alla Keynge e boldriniani, ma a quale fine?
Non certo educativo, quanto piuttosto diseducativo da ogni radice e dirittura socialmente radicata.
E infine?
La società interetnici, un agglomerato di individui destinati alla omologazione e alla mescolanza.
Un vero crimine antropologico, per il quale richiamo ad un nuovo Tribunale di Norimberga che processi questo Olocausto di civiltà ed i suoi progettisti ed apologeti!