Roma, 16 giu. – Nel 2019 la povertà assoluta ha registrato un calo. Sono quasi 1,7 milioni le famiglie in condizione di povertà assoluta con una incidenza pari al 6,4%, mentre nel 2018 erano, per un numero complessivo di quasi 4,6 milioni di individui. Lo ha reso noto l’Istat nel report sulla povertà.
La diminuzione della povertà assoluta si deve in gran parte al miglioramento, nel 2019, dei livelli di spesa delle famiglie meno abbienti. L’andamento positivo “si è verificato in concomitanza dell’introduzione del Reddito di cittadinanza (che ha sostituito il Reddito di inclusione) e ha interessato, nella seconda parte del 2019, oltre un milione di famiglie in difficoltà”.Dopo quattro anni di aumento, dunque si riducono per la prima volta il numero e la quota di famiglie in povertà assoluta pur rimanendo su livelli molto superiori a quelli precedenti la crisi del 2008-2009.
La povertà assoluta coinvolge di più le famiglie numerose e con figli minori: 9,6% tra quelle con quattro componenti e 16,2% tra quelle con cinque e più.Stabile il numero di famiglie in condizioni di povertà relativa: nel 2019 sono poco meno di 3 milioni (11,4%) cui corrispondono 8,8 milioni di persone (14,7% del totale).Il 2020 però potrebbe riservare brutte sorprese, la pandemia coronavirus negli ultimi mesi ha fatto salire di oltre un milione i nuovi poveri che hanno bisogno di aiuto anche per mangiare per effetto della crisi economica e sociale provocata dall’emergenza e dalla conseguente perdita di opportunità di lavoro. La stima di Coldiretti si basa sulle persone che hanno beneficiato in questa fase di aiuti alimentari con i fondi Fead distribuiti da associazioni caricatevoli e che registrano un aumento anche del 40% delle richieste di aiuto. (askanews)