Orrore a Verona: 79enne stuprata in casa, fermato marocchino

Una notte da incubo nella bassa veronese per una donna anziana e che vive da sola in quanto vedova. Era la notte tra lunedì 8 e martedì 9 giugno, quando all’interno della sua villetta si sarebbe introdotto con la forza, probabilmente passando da una finestra, un uomo sconosciuto. Questi, un cittadino che sarebbe poi stato identificato dalle forze dell’ordine in un 27enne marocchino, una volta fatto il suo ingresso in casa avrebbe quindi abusato sessualmente della signora di 79 anni. La vittima della violenza sarebbe stata colta di sorpresa e, nonostante i tentativi di difendersi, lo stupro si sarebbe ugualmente consumato poco prima di mezzanotte.

La stessa anziana signora dopo il tremendo episodio, è però riuscita a prendere il telefono per chiedere aiuto. Di lì a poco è quindi arrivata anche una telefonata ai carabinieri ed è così scattato l’allarme. La donna ha saputo descrivere con precisione quanto sarebbe avvenuto e a forrnire elementi adeguati ed utili ai militari dell’Arma, affinché potessero procedere con le indagini. La donna è stata quindi accompagnata all’ospedale per ricevere le cure del caso dopo le ferite infertele dal malvivente ed è rimasta in osservazione fino al mattino successivo.

I carabinieri che fanno capo alla compagnia di Legnago non ci hanno messo molto a risalire al presunto responsabile. Già nel pomeriggio di martedì 9 giugno, così come riferito dagli stessi militari dell’Arma, il cittadino marocchino ritenuto dai carabinieri l’autore della violenza sessuale sarebbe infatti stato riconosciuto da alcuni militari operanti, presso una fermata dell’autobus nel Comune di Cologna Veneta.

L’ipotesi dei carabinieri è appunto che il 27enne stesse in qualche modo cercando di allontanarsi il più possibile dopo il “fattaccio” della notte precedente. L’uomo, secondo quanto riportato dai carabinieri, avrebbe già diversi precedenti alle spalle, non però specifici, mentre ora nei suoi confronti pende appunto anche la grave accusa di “violenza sessuale” e si è dunque in attesa della convalida del fermo da parte del giudice.

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