“Chi ha responsabilità di governo, oltre alle irrituali forme consultive poiché si tratta di scelte prettamente politiche, deve da subito indicare con chiarezza qual è la proposta di bilanciamento per l’utilizzo delle provviste finanziarie, qualsiasi esse siano, tra impiego nel sostegno allo stato sociale e quello da destinare alle azioni di rilancio e sviluppo”.
Così Raffaele Volpi, presidente del Copasir e deputato della Lega. “Proviamo però un certo disagio nell’interpretare i percorsi politici ed istituzionali utilizzati per giungere ad azioni che diano ristoro e prospettive agli Italiani. Strumenti non legislativi, forse in parte giustificabili nella prima parte della crisi pandemica, non trovano ora motivo di un loro reiterato utilizzo”.
“Confronto politico e confronto istituzionale sono esercizi diversi, entrambi utili e complementari che trovano il loro naturale agone e il loro proficuo riscontro in forme e luoghi distinti, e loro sintesi nel luogo principe della democrazia ovvero nel Parlamento degli italiani”.
“Una interpretazione non lucida che confonde confronto politico e confronto istituzionale – ricorda Volpi – ha portato prima al proliferare di organismi consultivi, collegiali non riconducibili alle architetture originali della democrazia repubblicana ed ora a inusuali percorsi consultivi extra parlamentari. Per giungere a risultati rapidi, concreti e non rinviabili che diano immediato risostegno a famiglie e lavoratori e inneschino, in parallelo, il motore della crescita serve tornare, da subito alle più aderenti interpretazioni del dettato costituzionale che è il caposaldo della nostra Repubblica parlamentare”. agenpress.it