Palazzo Civico sfregiato a Torino: scritte su muri e monumenti. Qualche incivile sabato pomeriggio, il 6 giugno, durante la manifestazione in memoria di George Floyd, afroamericano ucciso da un poliziotto a Minneapolis, ha ben pensato di imbrattare i muri di Palazzo Civico. Nel mirino il presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump, ma anche il monumento a Vittorio Emanuele II che è stato imbrattato con del colore nero. Un danno a un pezzo di storia della città.
Il primo a commentare la vicenda è stato Andrea Russi, consigliere comunale di Torino, che ha scritto su facebook:
“Ieri a Torino si è tenuta una manifestazione in memoria di George Floyd, il ragazzo afroamericano ucciso dalla polizia americana a Minneapolis. Trovo assolutamente condivisibile esprimere il proprio dissenso nei confronti della violenza gratuita. Purtroppo però una parte dei manifestanti ha avuto la bella trovata di imbrattare i muri e le statue di Palazzo Civico, esercitando nei confronti del patrimonio culturale pubblico, dunque della collettività, un’altra forma di violenza, altrettanto vergognosa e deplorevole. Mi auguro che i manifestanti in buona fede, che per fortuna ieri rappresentavano la quasi totalità della piazza, possano trovare coraggio di dissociarsi da questo scempio“.