Rimozione statua Montanelli, Bastoni: ragionamento valga anche per Pasolini

“Se si ritiene che Indro Montanelli, per un episodio sicuramente esecrabile, non debba meritare una statua e un giardino dedicato, non sia compatibile con i valori di Milano allora il ragionamento valga per Pier Paolo Pasolini condannato e  in tribunale per pedofilia.”

Così Max Bastoni, consigliere comunale e regionale della Lega, attacca la proposta dei cosiddetti Sentinelli di rimuovere la statua di Indro Montanelli nei giardini di Palestro. Iniziativa che ha trovato una sponda nel Pd, nella persona della consigliera comunale Diana De Marchi, che parla di “diritti e dignità delle persone.” A tal riguardo Bastoni porta ad esempio l’intitolazione di una strada a Pier Paolo Pasolini, condannato nel 1949 per atti osceni ai danni di quattro minori. (In seguito allo scandalo, Pasolini viene espulso dal PCI (a cui si era iscritto due anni prima), e rimosso dal suo incarico di insegnante, ndr )

“Non mi pare che il Pd abbia sollevato problemi di ordine morale – prosegue Bastoni – né tantomeno i famigerati sentinelli e la lunga schiera dei pretoriani della memoria e dell’opera di Pasolini. Se vale lo stesso ragionamento togliamo la via.”

Bastoni conclude che attenderà in consiglio comunale la collega De Marchi, pronta ad aprire un dibattito sulla richiesta di rimuovere la statua di Montanelli. “La furia iconoclasta che imperversa negli USA e in Gran Bretagna trova immediatamente adepti anche nel suolo patrio, “ chiosa Bastoni. “A senso unico, lottano contro fantasmi di pietra. Già li vedo assalire le moschee per vendicare la moglie bambina di Maometto”.

Furia iconoclasta a Milano, “rimuovere statua di Montanelli”