Dopo le violenze degli antirazzisti, Donald Trump ha fortificato la Casa Bianca, facendo erigere una barriera metallica intorno al complesso presidenziale. La barriera protegge una parte della Pennsylvania Avenue, chiusa da decenni alle macchine, dopo l’attento di Oklahoma City nel 1995, ma rimasta aperta ai pedoni, come simbolo della libertà nella capitale americana.
Il Secret Service ha fatto sapere che la barriera rimarrà fino al prossimo mercoledì, il 10 giugno, come “necessaria misura di sicurezza intorno al complesso della Casa Bianca, continuando a permettere le manifestazioni pacifiche”.
La sindaca ‘democratica’ di Washington, Muriel Bowser, piuttosto che preoccuparsi per ulteriori crimini come saccheggi, omicidi, vandalismi e pestaggi, ha espresso il suo dissenso sulla barriera preoccupandosi che non sia temporanea, “come triste conferma che questa Casa Bianca ed i suoi inquilini devono stare dietro ad un muro”. E come cittadina nata e cresciuta a Washington, ha ribadito l’importanza di “poter aver accesso a tutti gli edifici federali, poter passeggiare davanti alla Corte Suprema, alla Casa Bianca, mentre ora tutto questo è a rischio“.
La misura mostra in ogni caso che, sebbene le proteste della notte scorsa siano state più pacifiche, anche a Washington dove Bowser ha revocato il coprifuoco, il Secret Service teme nuovi momenti di tensione nei prossimi giorni, quando sono previste altre cerimonie funebri per George Floyd, dopo quella di ieri a Minneapolis, in North Carolina, domani, e a Houston, lunedì. (con fonte adnk)
Gli afroamericani uccisi durante le proteste dei finti antirazzisti