“Ieri la Procura ha notificato il sequestro del palazzo in via Napoleone III che Casapound occupa abusivamente nel centro di Roma da 17 anni. Questa è una vittoria storica per la nostra città. Ieri era l’anniversario della liberazione di Roma dall’occupazione nazifascista. Con questo provvedimento possiamo dire di aver liberato Roma una seconda volta.
È da quando mi sono insediata che chiedo la liberazione di questo immobile. Già nel 2019 siamo andati a togliere la scritta dalla facciata del palazzo. Oggi incassiamo un altro successo importante. Casapound con le dichiarazione di ieri afferma che non se ne andrà da lì: non fanno altro che confermarsi i campioni dell’illegalità.” Lo scrive la sindaca grillina Virginia Raggi su Facebook.
Il realtà l’edificio non è stato occupato illegalmente, ma fu assegnato a Casapound dalla giunta Veltroni, come pubblica Dagospia con tanto di documenti. Nel palazzo ci sono circa 20 famiglie italiane indigenti.
Disse Di Stefano a novembre 2018: A beneficio dei giornalisti e del dibattito interno al @pdnetwork e alla sinistra, ricordo che 15 anni fa le famiglie che abitano a CasaPound ottennero tutte la residenza ufficiale e i contratti regolari con AMA (rifiuti) dal sindaco Walter Veltroni.
Famiglie italiane via dal palazzo che Veltroni assegnò a Casapound