La Squadra mobile di Milano ha eseguito una perquisizione nell’abitazione di un cittadino albanese di 35 anni sul quale stava indagando perché sospettato di essere uno spacciatore di sostanze stupefacenti. L’uomo è stato arrestato dopo che nella sua casa di Cadorago (Como) gli uomini della Mobile hanno trovato, nascosti in un vano del frigorifero, 40 grammi di cocaina divisi in ovuli, 3 panetti di hashish da 100 grammi con impresso il marchio “PP”, 39 grammi di marijuana, sostanze da taglio e un bilancino.
Nel corso dell’attività investigativa i poliziotti hanno accertato che l’indagato si era più volte incontrato con un 56enne di Cadorago con precedenti per associazione mafiosa e traffico di sostanze stupefacenti, indicato da più collaboratori di giustizia come appartenente alla locale di ‘Ndrangheta di Mariano Comense, il quale aveva frequenti contatti con una ditta specializzata nella vendita di cannabis light che si trova a Fenagrò (Como). Di conseguenza gli investigatori hanno organizzato un controllo anche nell’abitazione del 56enne e nei locali della ditta.
Nell’abitazione dell’uomo, che poi è stato arrestato, sono stati trovati 3 panetti di hashish dello stesso tipo e marchio sequestrati all’abanese, 10 grammi di cocaina e 80 di marijuana, due involucri di cellophane vuoti con tracce di marijuana, due bilancini e 3.600 euro in contanti, mentre nella sua auto gli agenti hanno rinvenuto le chiavi di un box, all’interno del quale sono state trovate due pistole con matricola abrasa, una delle quali munita di silenziatore, e più di 200 proiettili.
Notevole il quantitativo di sostanze stupefacenti trovato all’interno della ditta, nella quale c’erano i due gestori, un cittadino albanese di 35 anni e uno svizzero di 39 con precedenti per importazione illegale di marijuana, in compagnia di altre persone con precedenti relativi a stupefacenti.
In uno dei locali della ditta c’erano numerosi bidoni contenenti marjuana in inflorescenze e in polvere, hashish in panetti e in polvere, risultato, dai preliminari accertamenti chimici, essere sostanza stupefacente con principio attivo superiore ai limiti consentiti dalla legge; trovata anche pressa oliodinamica di grandi dimensioni con due stampi per hashish riportanti marchio “LV”.
In totale la perquisizione ha fruttato il sequestro di oltre 450 chilogrammi tra marijuana ed hashish e l’arresto dei due titolari.