CasaPound dovrà liberare lo stabile occupato in via Napoleone III, all’Esquilino. A comunicarlo a una piccola rappresentanza del movimento sono stati i poliziotti. Ad agosto scorso la rimozione della scritta dal palazzo, su disposizione della sindaca di Roma.
Nell’edificio, regolarmente assegnato a Casapound da Veltroni, vivono una ventina di famiglie italiane indigenti; Raggi esulta per averle messe in mezzo alla strada, mentre altri palazzi sono tranquillamente occupati da spacciatori, centri sociali e clandestini.
“Ho appena saputo che è stato ordinato lo sgombero da via Napoleone III a Casapound. Ci lavoriamo da tanto, finalmente si ristabilisce la legalità. @virginiaraggi” ha scritto in un tweet la viceministra dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli.
“Finalmente qualcosa si muove su sgombero palazzo occupato abusivamente da #Casapound in centro a Roma. Ripristiniamo la legalità. @LaCastelliM5s” ha twittato la sindaca Raggi.
Finalmente qualcosa si muove su sgombero palazzo occupato abusivamente da #Casapound in centro a Roma. Ripristiniamo la legalità. @LaCastelliM5s https://t.co/nthnBYoAHo
— Virginia Raggi (@virginiaraggi) June 3, 2020
82 occupazioni dell’estrema sinistra a #Roma, tra degrado, spaccio, mazzette, attività esentasse e bollette pagate dal Comune. Ma il viceministro @LaCastelliM5s e il sindaco @raggi hanno “lavorato” per buttare in strada famiglie e bambini italiani del palazzo di #CasaPound. pic.twitter.com/esEGMwxLsS
— Francesca Totolo (@francescatotolo) June 4, 2020