Fratoianni: 2 giugno festa antifascista. Ma ignora la storia

Il compagno Nicola Fratoianni, portavoce di Sinistra Italiana, non gradisce la manifestazione di domani del centrodestra. E così si rivolge a Giorgia Meloni e a Matteo Salvini per dire che anche il 2 giugno, festa della Repubblica, è una festa antifascista.
”Il 2 giugno è la Festa della Repubblica Italiana. Mi piacerebbe che coloro che in questo giorno scendono in piazza, anche Salvini e Meloni, si ricordassero che questa Repubblica nasce dalla Resistenza al nazismo e ai loro servi fascisti”, afferma.

”Che è una Repubblica – prosegue l’esponente di Leu- che nasce dalle macerie provocate da una monarchia inetta, da una terribile dittatura che provocò un’orribile guerra.” ”Farebbero un servizio a se stessi e al loro Paese, se fra uno slogan e un comizietto, si ricordassero – conclude Fratoianni – di tutto questo”.

Il 2 giugno e il referendum – E va bene che la sinistra si racconta la storia come meglio preferisce ma Fratoianni stavolta è andato oltre, spinto dal livore verso Lega e Fratelli d’Italia. Il 2 giugno infatti è una festa che nasce da un referendum istituzionale, indetto a un anno dalla fine della guerra che vide sopraffatto il fascismo.

Ignora, tra l’altro, che i reduci di Salò, che fondarono il Msxsi, furono determinanti col loro schierarsi per la Repubblica in occasione di quel referendum. In molti libri si storia, tra cui I ragazzi della Fiamma di Antonio Carioti, si sottolinea che Pino Romualdi, vicesegretario del Partito fascista repubblicano e tra i fondatori del Msi, ebbe un ruolo determinante nelle trattative per il referendum istituzionale. Romualdi fece valere il peso di centinaia di migliaia di giovani e combattenti che andavano “lasciati in pace a curare le loro spaventose ferite”. E infatti il 22 giugno del 1946 giunse l’amnistia ai fascisti. In un contesto storico che necessitava di una pacificazione nazionale dopo il dramma della guerra civile. Proprio il contrario, dunque, di ciò che Fratoianni vorrebbe riesumare con le sue provocatorie dichiarazioni.

Adele Sirocchi  – – secoloditalia.it