Palamara: “ho sottovalutato il ruolo di Lotti”

Parlando della cena con Lotti, il cui contenuto è stato intercettato dal trojan nel suo cellulare, Palamara ha spiegato: “Per quanto riguarda l’onorevole Lotti, avevo sottovalutato il suo ruolo e la sua posizione nei confronti della procura di Roma, ritenendo che la stessa fosse totalmente definita in quanto già era stato fatto il rinvio a giudizio”. Lo ha detto, ospite su La7 di ‘Non è l’Arena’, Luca Palamara, pm romano, ora sospeso, ed ex consigliere del Csm indagato a Perugia.

“Mai e poi mai è emersa un’attività di dossieraggio nei confronti dei colleghi della procura di Roma”, ha affermato, “ma da parte mia c’è stata una sottovalutazione” dovuta a “un forte stress emotivo ed emozionale di quel periodo”.

Palamara ha negato di sentirsi “onnipotente”, spiegando di essersi sempre messo “al servizio dei colleghi”. Più in là, a proposito della bocciatura di Di Matteo al Csm nel 2016, ha chiosato: “Smentisco categoricamente di essere un nemico di Di Matteo”, per poi aggiungere: “La nomina fu ratificata dal plenum, non fu una nomina di Palamara”.

Poi Salvini. “Non c’era nessuna volontà di offendere Salvini”, ha detto riguardo alle intercettazioni, e comunque quella frase “va circostanziata” mentre “si vuole sintetizzare in maniera frettolosa un ragionamento. Quella è una frase decontestualizzata” mentre da altre chat ne emergono di segno opposto. Palamara ha quindi aggiunto che “nella magistratura associata” il tema dell’immigrazione è sensibile. adnk

Inchiesta su Palamara porta ai renziani del Giglio Magico