Zingaretti, l’uomo a cui non devi chiedere mai. Neppure su Palamara

di Francesco Storace – Solo in Italia può capitare il silenzio di fronte ai potenti, ad esempio sui rapporti tra Zingaretti e Palamara. Le domande scomode al segretario-governatore sono vietate. E’ accaduto anche sulle famose mascherine. Sulle quali non c’è reato, come ha stabilito la magistratura. Visto che pare abbia smesso di indagare. Zingaretti dorme sonni tranquilli e se la caverà pure con la Corte dei Conti per il palazzo della Provincia di Roma. Sicuro.

Tutto normale tra Zingaretti e Palamara? – – Ma è mai possibile che neanche per i giornalisti il segretario del Pd rappresenti un bocconcino prelibato da scorticare come farebbero per chiunque altro non si chiamasse Zingaretti? Da stamane Nicola parla. Di tutto tranne che delle cose scomode. È andato a Mi Manda RaiTre e ci fosse stata una sola domandina su quelle telefonate imbarazzanti con Luca Palamara. Fategliela qualche domandina. Ad esempio. Come mai aveva rapporti così forti con quel magistrato? Dalle intercettazioni emerge un’amicizia a prova di bomba.

Oppure. Quando la signora Palamara ha avuto rilevanti incarichi nella sanità regionale di Zingaretti il marito non c’entrava proprio nulla? E ancora. Quella fitta serie di telefonate e incontri tra marzo 2018 e maggio 2019 servivano a parlare del campionato di calcio oppure magari c’entrava anche la delicata situazione giudiziaria del caro amico Fabrizio Centofanti? E ce ne sarebbero tante altre di domande da fare, se ci fosse un giornalismo serio in questo Paese. Invece Zingaretti passa davanti alle telecamere, sorride, dice il nulla e se ne va indisturbato.

Si illude chi pensa che tutto questo non indigni chi assiste allo spettacolo. Perché quei rapporti tra il governatore del Lazio e leader del Pd e un magistrato al centro di mille trame infastidiscono non poco. E meraviglia il silenzio assoluto dei Cinquestelle: facevano la rivoluzione un tempo per storiacce del genere. Ma il terrore di tornare a casa anzitempo ha tolto loro la voce e le unghie. La vergogna al potere.

Da www.secoloditalia.it