“Colto sul Fatto!” Gad Lerner si affida ad un incipit ironico per il suo articolo d’esordio su ‘Il Fatto Quotidiano’, dopo l’addio polemico dei giorni scorsi a ‘la Repubblica’.
“Fino a venerdì scorso – ammette poi – l’idea di scrivere su questo giornale mi appariva remota. Ma certe decisioni si prendono in fretta, dall’una e dall’altra parte, di fronte all’evidenza di uno scenario che cambia nell’offerta di quel bene prezioso che è l’informazione. E allora, benché sussistano divergenze profonde su politica giudiziaria, carceri, immigrazione, ringrazio dell’invito ricevuto dopo le mie dimissioni da Repubblica e provo a motivare quella che considero una scelta obbligata. Ma assai stimolante”.
“Comincerei dalla differenza che passa fra una monarchia costituzionale e una monarchia assoluta”, aggiunge Lerner, parlando del suo ormai ex editore. “La risposta – spiega Lerner – è giunta il 23 aprile scorso col licenziamento senza preavviso di Carlo Verdelli, allorquando Exor assumeva la gestione operativa di Repubblica”.
“Non occorre essere né rivoluzionari né anticapitalisti per rendersi conto che alla ricostruzione del Paese non basterà solo l’erogazione di risorse pubbliche. Serviranno soluzioni inedite, dal mutualismo a un ruolo di garanzia dello Stato e dei lavoratori nella proprietà delle imprese in difficoltà, da nuove politiche fiscali a forme di condivisione degli utili. Anche per questo sarò contento di lavorare in un giornale senza padroni”, conclude Lerner. adnkronos