Chat magistrati, “Basentini di che corrente è?”. “Bravo ragazzo cugino di Speranza”

Tra le chat esaminate dalla Verità c’è anche quella tra Palamara e Maria Casola, promossa un anno fa da Bonafede a capo del cruciale dipartimento Affari di giustizia (Dag). La signora il 22 aprile 2018, quando era dg della Direzione generale magistrati di via Arenula, ha avuto anche l’onore di far parte della ristretta cerchia che ha festeggiato il compleanno di Palamara a casa della consigliere del Csm Paola Balducci, oggi indagata come il pm a Perugia per corruzione.

Il 3 aprile la Casola dice a Palamara di contattare Betta Cesqui (storica esponente di Md) per Maria Letizia Golfleri. Qualche mese prima a perorare con Palamara, con successo, la causa della Golfieri, ex toga rossa, era stato il consigliere del Csm Marco Mancinetti: «Chiedi tu a Maria Casola se prende la Golfieri? Sta veramente incasinata». Il 26 aprile 2018 Palamara dice alla dg di aver «parlato con Betta» e che «non c’è nessuna preclusione contro la Golfieri». A novembre, però, i due si lamentano della beneficiata che lavora nell’Unità di staff del ministero ed è responsabile del reparto Disciplina 2. La goccia che fa traboccare il vaso è un post che la donna ha pubblicato su Internet. «Ti rendi conto di che matta si tratta?», commenta Palamara. La Casola replica: «Luca io sono disperata. Non hai idea sul disciplinare che kz (sic, ndr) combina». E aggiunge: «È un pericolo pubblico. E disturbata». Il 14 giugno 2018, mentre è invia di formazione la struttura del ministro Bonafede, Palamara afferma: «Dato tuo nome». La donna chiede chi siano i «competitor» e «il vostro tramite con lui», verosimilmente il Guardasigilli. «Duplice», è la risposta.

Il 20 giugno è l’ex presidente dell’Anni a informare la Casola: «Basentini al Dap […] Corasaniti al Dag […] Di Matteo? Niente». La Casola si lamenta: «Siete stati cattivi però con me a preferire Baldi. Sono arrabbiata […] C’è qualcuno che ha fatto una scelta tra noi di Unicost. E voglio capire chi è». Palamara si assolve: «Unicost è fuori da questo gioco e io in prima persona».

La dirigente, il 21 giugno, sostiene di aver compreso le dinamiche che hanno portato alle nomine: «Ho capito tanti giochi compreso quello di Baldi e sinceramente ho pensato che Carrelli Palombi (Roberto, segretario di Unicost, ndr) un po’ più di autorità dovrebbe esercitarla per il bene di tutti». Palamara: «Ma in questa vicenda l’unico che poteva realmente aiutarti era uno solo. E io te lo avevo anche detto. Le correnti sono state tagliate fuori. Diba (Alessandro Di Battista, ndr) era l’unico. Come hanno fatto (probabilmente hanno fatto, ndr) i 53 che hanno sostenuto Baldi e Basentini». La Casola pare avere le idee chiare sul nuovo capo di gabinetto: «Io ora mi dovrò fare il mazzo nell’ombra per parargli il sedere e starò a vedere i vari apicali che si pavoneggiano in prima fila».

In un altro messaggio domanda: «Basentini di che corrente è? ». Palamara: « È del nostro concorso, vicino a noi, bravo ragazzo cugino di Speranza di Leu (Roberto, attuale ministro della Salute, ndr) molto amico di Pucci. Che lo ha voluto». Il 22 giugno la Casola non ha sbollito la rabbia: «Senti pensavo di non venire nel codazzo col ministro mercoledì vista anche la sua scor tesia istituzionale». Quasi un anno dopo, nell’aprile 2019, apprende di essere stata promossa a capo del Dag. Palamara le scrive: «Mi dai una bellissima notizia sono contento perché tè lo meriti sei la più brava lo sai. Ti voglio bene». «Io ti adoro», è la risposta della donna. Il 29 maggio escono le prime notizie sulle indagini che riguardano Palamara e lei si deprime: «Che dispiacere immenso».

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