Titolo del libro “Figlia della meraviglia”
Autore Enzo Amoruso
ISBN 9788831657112 Ed. Youcanprint, via Marco Biagi 673100 Lecce.
Presentazione di Bianca Fasano
Enzo Amoruso è nato a Napoli l’otto maggio 1933. A parlargli “sottovoce”, magari davanti ad una tazza di caffè, al Vomero, si scopre sempre qualcosa di nuovo. Anche di vecchio: come i ricordi del suo passato che ti trasportano in tempi passatissimi, che ha l’abilità di far divenire presenti, come la figura del nonno, cui era molto legato. Al figlio Andrea ha dedicato nel suo racconto: “Il giorno che dovremo ‘perdere’” una lunga lettera che fa coincidere il dolore con la speranza.
Di questo autore anche: “Assassini brava gente”. Laddove, al tempo, mi disse: “Per rispettare la giustizia bisogna infrangerla”.
Oggi leggo, con molta attenzione e mantenendomi bene in sella, questo suo nuovo lavoro. Una bella impresa alla sua età in cui, con il suo “metodo complesso”di “scompigliare i rapporti tra letteratura e vita, fra verosimile e assurdo, tra fantasia e realtà.”rende difficile inserirsi in un tempo preciso, in un “adesso e ieri”, laddove anche l’ieri potrebbe essere il 1916, o un giorno prima. Neanche ama delimitare la realtà dalla fantasia e tra dove finisca la storia dell’autore e l’autore stesso. D’altronde sappiamo che in un testo letterario confluiscono verità e fantasia, esperienze personali ed acquisite ed è una linea fragile, scomposta, frammentata, saltuaria, a definire le une e le altre. “Figlia della meraviglia” scopro essere la filosofia che accompagna il lettore per tutto il percorso, facendo sì che Socrate non appaia molto distante dai personaggi “attuali” della storia così come nelle sue ultime
4 parole riportate da un Socratico:- “E adesso andiamo, io a morire, voi a vivere, chi di noi avrà una sorte migliore, lo sa solo Dio”.
I personaggi della sua storia “vanno a vivere” e ne passano davvero tante di esperienze, mentre lo scrittore lascia i suoi appunti (quelli del libro sulla filosofia cui stava lavorando), come pressato da questi suoi “nuovi personaggi in cerca d’autore”, alla Pirandello.Anche in questa storia girerà il mondo, partendo dal Vomero, per raggiungere una delle splendide isole delle Cayman: la Grand Cayman”, giacché : -“Avevo promesso a Lena, la splendida moglie, che sarei partito quanto prima, alla ricerca del marito, per Gran Cayman”
Il nostro autore è un napoletano del Vomero, nono di dieci figli di un’importante famiglia di costruttori edili. Di questa “Figlia della meraviglia”, che da il titolo al libro, tra ricerche, incontri, viaggi e passaggi tra presente e passato, continueremo a ritrovare traccia per tutto il libro di cui, ovviamente, non voglio raccontarvi l’intera vicenda laddove vi toccherà discernere, nell’abile gioco di “realtà e fantasia” di Amoruso, ciò che è vero, dal falso, a cavallo della sua fantasia e della sua conoscenza della filosofia.
INCIPIT
Napoli 8 Aprile 2019
Quest’anno la primavera si era annunciata molto inclemente, ma oggi è una giornata bellissima, con un cielo terso, e una brezza tiepida, mi trovo a quell’età in cui, come cantava Giovanni Prati, vagano nell’anima <l’alte malinconie del dì che fugge>, quell’età in cui la vita trascorsa non posso non guardarla come se fossi già morto. (all’apposizione dei tre by-pass Aorto-Coronarici nel 1995, mi pronosticarono altri dieci anni di vita, ne sono trascorsi invece ben 24). Ma, bando ai ricordi, belli o brutti che siano, è stato piacevole vivere tanto tempo in compagnia di una moglie eroina, splendida madre di tre figli stupendi e in cuor mio credo di essermi reso degno di goderla.
Inizio la stesura definitiva di questo libro, ben consapevole che a ottantasei anni sto per raggiungere l’apice del “lavoro non lavoro” della mia vita. Non che non abbia in mente altri libri che mi piacerebbe scrivere, magari lo farò con la collaborazione divina di qualche Angelo del Purgatorio. Per quanto ne sia implicato, questa non è una cronistoria della mia vita, ma soltanto una testimonianza in cui l’ottimismo, è lo strumento di una lucida indagine morale e sociale.