Lettera di Giulio Tremonti al “Corriere della Sera” – Gentile Direttore, ho letto sul “Dataroom” del 20 maggio, a firma di M. Gabanelli e di R. Franco, l’articolo intitolato “Cinema e live, perdite per 1 miliardo e mezzo”. Nell’articolo è scritto tra l’altro quanto segue: “… con la cultura non si mangia… L’uscita infelice era scappata nel 2010 all’ex ministro dell’economia Tremonti, che disse di essere stato frainteso”.
Sono davvero grato per l’attenzione che mi è stata così riservata. Noto tuttavia che da anni ed in tutte le sedi ho escluso di avere pronunciato la frase di cui sopra. Ricordo in specie che alle mie smentite, non ha mai fatto seguito prova contraria. Sono perciò anche oggi costretto a smentire quanto – per la verità con molto garbo – è scritto in “Dataroom”, secondo cui l’“uscita infelice” mi sarebbe “scappata”. Questa uscita non mi è “scappata”, per il semplice fatto che quella frase non è mai stata da me pronunciata!
Grato per l’attenzione che vorrete così specificamente riservarmi, Vi invio i miei migliori saluti,
Giulio Tremonti