Prof Sinagra: “GIUDICI” da paura! Fogna di immoralità

Sono stato P.M. e giudice dal 1965 al 1980 e non pensavo che la magistratura, per colpa di suoi molti, troppi esponenti, potesse precipitare nella fogna di immoralità nella quale ora si dibatte.
Che ci fosse del marcio si sapeva: molti indizi, precedenti, atteggiamenti, dichiarazioni, sentenze, lo facevano intendere chiaramente.
Ora le “chat” (pubblicate su “La Verità”) tra Rocco Palamara e i suoi degni colleghi hanno confermato un vero e proprio “marcato” delle nomine e delle assegnazioni degli Uffici. In confronto un “suk” arabo sembra un oratorio parrocchiale.

È stata scoperchiata una maleodorante fogna.
Il vertice dello schifo “istituzionale” (“si licet cacca componere verbis”) è la allucinante conversazione tra Rocco Palamara (più che un magistrato ricorda un sensale di provincia) e il suo illustre collega Paolo Auriemma che fa il Procuratore Capo a Viterbo (auguri vivissimi a tutti i viterbesi!).
L’Auriemma dice che le accuse al Sen. Matteo Salvini a proposito dei clandestini sono infondate: “Siamo indifendibili”!
“Siamo”. Ma chi sono? Si tratta di un gruppo (pardon, “corrente” della ANM, ma quale?) organizzato per la commissione di reati da parte di giudici?!
Di pari livello morale è la risposta del sensale Rocco Palamara: “bisogna attaccarlo”.

Mi fermo qui perché mi assale il vomito, ma occorre porsi una domanda: che dicono l’agrigentino Luigi Patronaggio e i tre giudici catanesi del “Tribunale dei Ministri”, che accusano Matteo Salvini? Anche loro nel “siamo” di Paolo Auriemma o di altra “corrente” della ANM?

Poi una riflessione: nessuno pensi di essere al riparo da questi “giudici” che per qualunque altro motivo o interesse illecito potrebbero essere della stessa “pasta” di qualsiasi altro “giudice” chiamato a decidere, con gli stessi “criteri”, una qualsiasi nostra causa civile o penale.
In tutto questo non si ha notizie di esercizio (doveroso) dell’azione disciplinare da parte del Procuratore Generale della Corte di Cassazione, o da parte del dj Fofò Bonafede. Che canzone ci farà sentire ora il

Signor Ministro della Giustizia? Probabilmente quella che dice “Chi ha avuto, avuto avuto; chi ha dato, ha dato, ha dato”!

E il CSM che farà ora? Farà sentire la sua viva e vibrante protesta per l’attacco all’indipendenza del sacro Ordine giudiziario?
E il figlio di Bernardo Mattarella? Lui tace. Sempre.
Per l’ennesima volta ricordo che non sono “leghista”.
Astenersi diffamatori seriali e perditempo.

AUGUSTO SINAGRA