Caso Palamara: “Salvini, anche se ha ragione sui migranti va attaccato”. Il caso Palamara si tinge sempre più di giallo, stando alle intercettazione agli atti del processo che lo vede il magistrato sospeso dal Csm indagato per corruzione.
Spunta una nuova conversazione Whatsapp – secondo quanto riporta La Verità – relativa ad agosto 2018, che riguarda la questione migranti e la presa di posizione di Salvini. Il capo della Procura di Viterbo Paolo Auriemma (non indagato) dice a Palamara: “Salvini indagato per i migranti? Siamo indifendibili”. Ma Palamara replica: “No hai ragione, ma ora bisogna attaccarlo”.
Da altre intercettazioni con la sua famiglia – riporta La Verità – risultano continui incroci tra Palamara e il leader della Lega, ma il magistrato fa di tutto per non farsi notare: “E’ davanti a me nei controlli in aeroporto”, “E’ sul mio stesso aereo nei posti in mezzo”. Al presidente dell’Anm Francesco Minisci: “C’è anche quella merda di Salvini, ma io mi sono nascosto”, e anche con il consigliere del Csm Nicola Clivio: “Cazzo, ho Salvini davanti”. affaritaliani.it