Renzi mister bluff! Il mito delle ‘convergenze parallele’

Renzi mi ricorda il mitico Giovanni Galloni delle convergenze parallele. Il buon Matteo Renzi dopo la mancata sfiducia al Ministro Bonafede mi ricorda sempre di più il mitico Onorevole della sinistra DC anni 70 che riferendosi ai rapporti con il Partito Comunista si invento il misterioso concetto di Convergenze Parallele! Un assurdità logica con la quale giustificare consociativismo, lottizzazione sfrenata e conseguente vertiginosa ascesa del debito pubblico.

Il Renzi odierno è esattamente la fotocopia del Galloni di ieri! Come il DC degli anni 70 propone concetti assurdi e paradossali. Dire che Bonafede è pessimo, ma che non si può sfiduciare per il bene della Nazione è una palese assurdità. Dal momento che non è certo bene per un Grande Paese avere un Ministro della Giustizia ritenuto pessimo!

Bene sarebbe per il Paese trarre le conseguenze della inadeguatezza del titolare di un Dicastero fondamentale e cambiarlo e se il resto del Governo vuole seguire un soggetto ritenuto così pessimo, meglio restituire la palla al Quirinale per trovare velocemente strade nuove, quali la strada maestra del voto in concomitanza con le Regionali, oppure un Governo di emergenza limitato nel tempo e condiviso da tutte le forze politiche nessuna esclusa. Invece la paura del voto e la voglia matta di proseguire nella attuale gestione consociativa fra “rossi”, “gialli” e “convergenti paralleli” di Italia Viva, ha portato Renzi a salvare Bonafede, assumendosi tutta la responsabilità di questa scelta sbagliatissima per il Paese.

Francesco Squillante