Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è intenzionato a confermare il taglio totale dei finanziamenti all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), accusata di “sinocentrismo”. Lo riferisce il portale d’informazione e analisi “Axios” citando tre fonti vicine al dossier.
Secondo la ricostruzione, Trump ha trascorso il weekend nella residenza di Camp David con alcuni dei suoi più stretti alleati tra i deputati repubblicani. Una delle fonti sostiene che diversi membri della Camera dei rappresentanti avrebbero fatto pressione sul capo della Casa Bianca perché “non dia un centesimo” all’Oms. Il presidente, d’altra parte, sarebbe intenzionato a rendere definitiva la sospensione dei finanziamenti annunciata il mese scorso.
Una tale decisione verrebbe tuttavia avversata dai democratici: la presidente della Camera dei rappresentanti, Nancy Pelosi, ha già fatto sapere che vi si opporrà poiché, sostiene, Trump non ha l’autorità legale per bloccare unilateralmente i finanziamenti all’Oms. L’amministrazione afferma invece che nell’ultima legge di bilancio non vi è alcun passaggio esplicito che imponga l’elargizione dei fondi all’agenzia delle Nazioni Unite. Tutto questo mentre è al via oggi la 73ma Assemblea mondiale della sanità (Wha), organo decisionale dell’Oms.
Il mese scorso Trump ha annunciato la sospensione dei fondi Usa all’organizzazione, circa 400 milioni di dollari l’anno, chiedendo un’inchiesta internazionale sulla gestione della pandemia di coronavirus da parte dell’agenzie Onu. Secondo il presidente statunitense, l’Oms è controllata dalla Cina – che nel 2017 ha favorito l’elezione del direttore generale, l’etiope Tedros Adhanom – ed è stata carente nella gestione delle prime fasi della pandemia. AGENZIA NOVA