Per ora c’è solo la data, quella evocativa del 2 giugno. Per la manifestazione annunciata da Lega e Fdi il giorno della Festa della Repubblica per contestare la fase due del governo Conte non c’è ancora una location. Mancano anche indicazioni su modalità e contenuti dell’iniziativa. E non si è capito se il centrodestra scenderà in piazza unito, perché Forza Italia fa sapere che non è stata informata di nulla e Silvio Berlusconi vuole prima conoscere ragioni e toni della kermesse per dare la sua adesione.
Al momento, insomma, si sa solo che il 2 giugno Matteo Salvini è pronto a srotolare un maxi tricolore ”per rappresentare l’intero Paese da Nord a Sud con le sue idee e sofferenze”, come spiegato ieri sui social. Un’idea che troverà certamente d’accordo Giorgia Meloni, da sempre pronta a sventolare la bandiera verde-bianco-rosso come simbolo dell’identità patriottica della destra sovranista e del suo partito: il primo maxi tricolore, lungo 500 metri, venne srotolato quando c’era ancora An, nel 2003, iniziativa poi ripetuta con Fdi nel 2014, nel 2015, ancora nel 2018, insomma, praticamente ogni anno.
In realtà, però raccontano fonti parlamentari di centrodestra, sull’organizzazione dell’evento ci sono alcuni dubbi e incognite, perché incombe la paura del contagio, ancora forte. Non è facile rispettare e far rispettare le ‘restrizioni’ sanitarie anti Covid (dalla mascherina alla distanza minima di un metro) per garantire che tutto si svolga nella massima sicurezza possibile. Salvini lo ha capito e da qualche giorno nelle sue dirette Facebook sta ribadendo che ”sarà una manifestazione pacifica, composta, educata, senza assembramenti, ‘distanziata’ e con le mascherine, limitata ai cittadini di Roma e del Lazio”.
Il ‘Capitano’ ha annunciato in tv di aver ‘prenotato’ più location, senza rivelare quali. Secondo gli ultimi boatos avrebbe ‘opzionato’ piazza Venezia, ma niente palco, niente bandiere di partito, solo un enorme tricolore. Salvini e Meloni, raccontano, non si sarebbero sentiti per chiarirsi e coordinarsi.
Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione di Fdi conferma all’Adnkronos che tutto è un work in progress: ”Stiamo cercando con soluzioni di fantasia di dare la possibilità a tutti i cittadini di esprimere la propria voce, rispettando le regole e la sicurezza. Presto renderemo pubblici i dettagli. Abbiamo visto che il 2 giugno c’è l’ipotesi di esporre un enorme tricolore, iniziativa che noi condividiamo appieno. La bandiera italiana è sempre stata per Fdi un simbolo di piazza e non solo. Siamo stati i primi ad usare il tricolore a mo di lungo lenzuolo sin dal 2001, in occasione di una manifestazione organizzata dai giovani di An”. ADNKRONOS
Le critiche di Manocchia hanno prodotto qualche risultato