La terapia al plasma diventa business e finisce in mano a famiglia del senatore Pd

A produre il plasma iperimmune industriale sarà l’azienda di famiglia di un senatore Pd. Lo scrive il Giornale. Grazie a una sperimentazione partita con l’ok del governo, di cui l’ esponente dem ha un ruolo di primissimo piano. Tutto nasce dopo che il mondo politico e la comunità scientifica hanno capito che la sperimentazione sul sangue può dare buoni frutti, l’Istituto Superiore di Sanità fa partire una sperimentazione nazionale. Al protocollo aderiscono quattro Regioni, tutte a guida Pd.

Insomma, il plasma donato gratuitamente dai convalescenti italiani è finito per diventare un prodotto industriale di un’azienda privata che, evidentemente, non lavorerà gratis. E l’ad di questa azienda è Paolo Marcucci, fratello di Andrea Marcucci, capogruppo in Senato del Pd, esattamente come è del Pd la regione cui è stata affidata la sperimentazione nazionale. Con il beneplacito dell’Iss.

La chiusura del Giornale è altamente ironica: È come se ai tempi del governo Berlusconi lo Stato avesse assegnato a una multinazionale in mano alla famiglia di un senatore di Forza Italia un affare miliardario. Ma i conflitti d’ interesse, si sa, può evocarli solo la sinistra o i grillini. Ai tempi del governo gialloverde si chiamano coincidenze, conclude il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti. liberoquotidiano.it

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Attualmente, l’amministratore delegato è Paolo Marcucci (1963), fratello maggiore di Andrea (Pd): la società ha 2.317 dipendenti (poco meno della metà in Italia), un fatturato da 659 milioni e utili per 11,75 milioni (bilancio 2016).

I Marcucci sono infatti attivi da anni nel settore degli emo-derivati e dei vaccini. Il padre Guelfo acquisì Sclavo (Siena) da Enimont nel 1990 per cento miliardi di lire e ancor prima rilevò Aima Plasmaderivati (Rieti) e Farma Biagini (Pisa). Dalla ristrutturazione del settore farmaceutico del gruppo Marcucci nasce Kedrion.