“Siamo nella condizione di affrontare la Fase 2 con fiducia ma anche con senso di responsabilità” ha scandito il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Palazzo Chigi per l’illustrazione della seconda parte della fase 2.
“Stiamo affrontando un rischio calcolato nella consapevolezza che la curva dei contagi potrà tornare a salire” ha precisato il premier Conte. “Dobbiamo accettarlo altrimenti non potremo mai ripartire, dovremmo aspettare la scoperta e la distribuzione del vaccino ma non ce lo possiamo permettere, ci ritroveremmo con un tessuto produttivo, sociale fortemente danneggiato”, ha aggiunto.
“Sono consapevole che il dl rilancio, nonostante i 55 mld – ha continuato il presidente del Consiglio parlando del dl appena varato – non potrà essere la soluzione di tutti i mali, però stiamo dando una mano. Con questa manovra gettiamo un ponte per contenere l’impatto della crisi”.
“Non sarà meno importante della fase 1 il dialogo con regioni ed enti locali, dovranno anche loro assumersi le responsabilità”, evidenzia Conte.
Nel caso di un peggioramento della situazione epidemiologica, il Governo potrà decidere la reintroduzione di provvedimenti restrittivi e anche l’istituzione di «zone rosse» per impedire nuovi focolai.
Da lunedì 18 maggio riaprono i negozi di vendita al dettaglio, ristoranti, bar, pub, parrucchieri e centri estetici. Stessa cosa vale per gli stabilimenti balneari. Riprendono anche le celebrazioni liturgiche, rispettando le misure anti-contagio, e gli allentamenti degli sport di squadra, calcio compreso. Spariscono le autocertificazioni, necessarie solo per gli spostamenti tra Regioni (limitati fino al 3 giugno per emergenze).
Dal 25 maggio riapriranno palestre, piscine, centri sportivi. Dal 15 giugno teatri e cinema. E per i bambini ripartiranno le offerte a carattere ludico-ricreativo.