Il mostro del calcio. Cevher Toktas, difensore turco 32enne dell’Yildirimspor (dilettanti) ha confessato di aver ucciso il figlio di 5 anni in ospedale, dove entrambi erano ricoverati per coronavirus. La confessione è avvenuta circa 10 giorni dopo la morte del piccolo Kasim, e le parole di Toktas fanno venire i brividi.
Ha spiegato ai poliziotti di aver soffocato il figlio: “Gli ho schiacciato il cuscino sul volto mentre era disteso sulla schiena. Per 15 minuti non ho smesso di pressare. Quando ha finito di muoversi, ho tolto il cuscino e ho chiamato i dottori”. Per questo motivo il decesso non ha destato sospetti, essendo stato archiviato come una violentissima crisi respiratoria legata al virus.
A spingere Toktas verso questo folle gesto, una motivazione assurda: ha rivelato di “non aver mai voluto bene” al figlio. Secondo i media locali, il calciatore soffriva di esaurimento nervoso.
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