Per i nostri commercianti morte a credito. Ce lo impone la Germania

di Francesco Squillante – – Secondo me quello che sta venendo proposto ai nostri commercianti , piccoli imprenditori e più in generale all’Italia è soltanto una morte a credito. I Produttori e Venditori italiani e il Paese intero non hanno bisogno di prestiti che poi dovranno essere comunque restituiti, ma di una immediata iniezione di liquidità a fondo perduto, come fatto massicciamente in USA. Invece qui in Italia e in Eurozona si propongono esclusivamente prestiti e solo prestiti, inadeguati come quantità , limitati come utilizzo e pure difficili da ottenere e molto dilazionati. Questo vale per tutte le misure nazionali ed europee messe in atto , tranne che per gli acquisti di titoli pubblici illimitati della BCE.

Ma il nostro Governo sembra preferire la strada della morte a credito , invece di forzare la mano alla BCE ed emettere titoli nella quantità massiva che servirebbe a finanziare a fondo perduto il nostro apparato produttivo e commerciale. Ricordo che essendosi impegnata la BCE ad acquisti illimitati e detenendo l’Italia quota rilevante della BCE stessa un operazione di emissione massiccia di titoli sarebbe pertanto in parte rifinanziata dalla Banca centrale stessa , assumendo carattere circolare e risultando equivalente ad un aumento puro e semplice di circolazione monetaria.

Ma ciò è quello che i Tedeschi non vogliono in quanto preferiscono tenerci al guinzaglio con strumenti limitati e da loro controllati, in modo da bloccare i nostri margini di manovra presenti e futuri! Urge , seppur in ambito UE, una operazione libertà e autonomia , guardando agli Stati Uniti d’America e non al pericoloso ed egoista terza forzismo potenzialmente filo cinese dei tedeschi.
Francesco Squillante