di Vittorio Sgarbi – Dopo il rincoglionimento da coglionavirus fiumi di uniforme retorica accompagnano il rientro della giovane donna Silvia Romano rapita dai terroristi somali di «Al Shabaab»
Nessun dubbio che sia una buona notizia. Ma lo stesso Stato che non riuscì a liberare Aldo Moro perché scelse la linea dura contro i terroristi delle Brigate Rosse, ora non ha fatto altro che finanziare i terroristi pagando un inverosimile riscatto.
Operazione non diplomatica, ma mercantile. Che vede lo Stato umiliato dai terroristi vincitori e una quantità di depensanti euforici che esultano come se avessero ottenuto la liberazione a forza di tweet, esortazioni, operazioni di intelligence, attività dei Servizi. Nulla di tutto questo. Semplicemente abbiamo ceduto a un ricatto e abbiamo pagato 4 milioni di euro, che rendono preziosi i futuri ostaggi, avendo dato prova di disponibilità alla trattativa. E se si esulta per questo occorrerà riconoscere la legittimità della trattativa Stato-mafia e della linea morbida e conciliante.
Con la stessa irresponsabilità abbiamo pagato i terroristi e multato chi camminava solo su una spiaggia.
Oggi Silvia Romano è stata liberata dai suoi cancellieri criminali per essere condotta agli arresti domiciliari voluti da uno Stato incapace e impotente, che punisce chi sta all’aria aperta, nell’unica vera soluzione per la salute, per pagare il riscatto di chi stava nella foresta degli elefanti.