La svolta di “Regime” non è più solo un sospetto

di Ornella Mariani

Siamo fuori dal sospetto della svolta di Regime.
Anche Paolo Mieli accende allarme e la vicenda del giovane siciliano Dario Musso è la drammatica conferma di imposizioni autoritarie che, circa il cessato allarme socio/sanitario, contrappone le competenze dei Virologi di professione alle pretestuose ed infondate affermazioni degli “Esperti” a gettone: Ostruzionisti della verità, prestati al congelamento delle libertà.

Giuste le dichiarazioni del Professor Alberto Zangrillo: “… Non ha senso continuare a parlare di contagi e di numero dei Morti…”.
Ovvero: Chi parli ancora di Covid, non sta proteggendo la nostra salute ma sta imponendoci la schiavitù propedeutica alla repressione del dissenso.
E viaggia in questa direzione la richiesta della Protezione Civile di prorogare di ulteriori sei mesi l’Emergenza.
Ovvero questa ignobile mascherata, funzionale solo agli interessi di Palazzo.
Ovvero: si evoca il virus per solo consentire al Governo di mantenere poteri antidemocratici.

E’ di tutta evidenza che tale situazione denuncia la inquietante disattenzione di una Magistratura normalmente incline a sistematiche e non di rado capziose instaurazioni di processi ed aperture di inchieste.
Latita un Giudice dotato di coscienza e deciso ad almeno verificare circostanze e dubbi che impauriscono la Popolazione.

Alcune tengono ancora banco:
Quali ragioni, sulla vicenda DAP, avrebbero mai dovuto indurre il vice Capo di Gabinetto Leonardo Pucci a preferire al Giudice Di Matteo quel Basentini Estensore della circolare che ha aperto le porte delle carceri ai Mafiosi?
Quanto hanno inciso i diktat di 456 Criminali esigenti la scarcerazione anticontagio e quale pedaggio gli è stato eventualmente imposto in cambio?
E’ ancora eticamente e sostanzialmente legittimo il ruolo di Bonafede?
E’ altrettanto formalmente corretta la mancata denuncia alla Procura di Roma dell’operato di Costui da parte del Magistrato de quo che, a suo tempo, contestò ai Generali Mori e Subranni la medesima condotta omissiva?

E’ il caso di imputare alla signora Lamorgese le responsabilità civili e penali, ancorché morali, dell’accoglienza di gentaglia che impunemente si macchia di reati abietti, mentre si utilizzano droni ed elicotteri ed Uomini in danno di Cittadini esercitanti Diritti negati?

Quali reali interessi motivano la signora Bellanova nella pretesa regolarizzazione di 600mila Clandestini in un Paese al collasso economico?
A fronte di trentamila Vittime e di Suicidi istigati dallo Stato e della rovina economica e in sprezzo del più spicciolo buonsenso, si può seguitare ad erogare cifre da capogiro ad Esperti dalla dubbia solvibilità?

Quanta liceità sta nella condotta delle Forze dell’Ordine, nel praticare persecutorio accanimento spesso degenerante nell’abuso nei confronti delle presunte trasgressioni di Gente esasperata dalle violazioni istituzionali delle garanzie?

E’ il caso di diffidare il Premier e la sua Maggioranza dall’uso strumentale del Covid 19, il cui contagio sembrerebbero aver favorito con una sconsiderata minimizzazione dell’evento di cui pure erano a conoscenza già prima del suo insorgere?

Incombe, ormai, un clima sempre più oppressivo mentre ko Sponsor della peggiore Germania, pur di mantenere inossidabile il proprio potere, incolla frantumi della Maggioranza con un Renzi che, nel vano tentativo di rimontare la china, tradisce la Nazione contando su una scadente Opposizione.
Va, infatti, evidenziato che la Lega e FdI hanno perduto l’occasione storica di rendersi credibili.
Quando si chiama la Piazza, non si ci può poi tirare indietro né privilegiare, per solo giustificare il ruolo a stipendio, sceneggiate inutili ed altrettanto inutili sciorinamenti delle colpe del Governo.
La pretesa di rendersi autonoma dal Collega di coalizione Salvini, che ha sciupato gran parte del consenso, ha relegato anche la Meloni nell’area di un Moderatismo sterile sfuggendo ad Entrambi che nella vita loro e di Noi tutti il treno della dignità passa una volta sola.
O lo si prende.
O lo si perde.
Essi l’hanno perduto.

Ed è drammatico averlo fatto perdere anche a Noi, proprio mentre Trump e Putin e Johnson cercavano invano in Conte, circondato da Parolai incapaci di avere una visione verticalizzata del tema sociale, un Interlocutore all’altezza e proprio mentre ancora Trump e Xi Jinping definivano l’intesa sui dazi da gennaio 2021, così ridimensionando le aspirazioni tedesche di leadership.

E’ sfuggito al Tribuno pugliese che l’assestamento delle relazioni Cina e Usa e Russia, favorendo la stabilità del patto Atlantico, colloca l’Italia nel più deprimente isolamento e a meno di un passo dal punto di non ritorno.

Così come sfugge a Mattarella l’insulto arrecato al Paese attraverso un’altra omelia richiamante la integrazione europea, mentre è in atto in Italia una integrazione afrocinese!

Se ne ha abbastanza di tatticismi e menzogne tese a coprire il mandato affidato a Conte ed ai suoi neppure consapevoli Sodali: liquidare lo Stato dall’interno, portandolo alla implosione ineludibile e cortociruitandone l’Intellighentia.

Resta, tuttavia, un dato inequivoco: nulla è scontato, a fronte del rischio di quel possibile ed imprevedibile shock che matura sempre nelle retrovie.
“…Non auro, sed ferro, recuperanda est Patria!…”