Ispettori della Guardia costiera hanno ispezionato la nave dell’Ong tedesca Alan Kurdi, che soccorre in mare i migranti, ormeggiata a Palermo, evidenziando “diverse irregolarità di natura tecnica e operativa tali da compromettere non solo la sicurezza degli equipaggi ma anche delle persone che sono state e che potrebbero essere recuperate a bordo”. Lo fa sapere la Guardia costiera informando che la nave sarà sottoposta a “fermo amministrativo” fino alla rettifica delle irregolarità rilevate.
“Detenere la nostra nave è una pura molestia – sostiene il portavoce della Sea eye Julian Pahlke – per fermare gli sforzi di salvataggio in mare civili, un po’ alla volta. Alan Kurdi, prima dell’ultima missione, era stata in cantiere ed è stata completamente revisionato. L’unico obiettivo di questo blocco è fermarci attivamente dal salvataggio in mare. Invece di proteggere i diritti umani, coloro che lo fanno sono ostacolati in ogni angolo”,
La “Alan Kurdi”, è ormeggiata al porto di Palermo, l’equipaggio ha trascorso la quarantena a bordo e ieri, allo sbarco, è stato sottoposto a tampone anti covid. Aggiunge Gorden Isler, presidente di Sea-Eye: “L’abuso di autorità motivato politicamente dalla guardia costiera italiana sta impedendo la nostra missione, pianificata a maggio”.