Con la crisi del mercato del lavoro innescata dall’epidemia di coronavirus a calare sono soprattutto i contratti a termine. Lo rileva Bankitalia Bankitalia in un focus sull’emergenza Covid.
Scrive il gruppo di economisti che ha preso in esame i dati sui contratti di lavoro attivati e cessati da febbraio fino a metà aprile di 3 regioni: Veneto, Piemonte e Toscana (nelle quali si concentrava il 23,7% dei dipendenti in Italia nel 2019): “Sono le assunzioni con contratti a termine a calare notevolmente dall’inizio della crisi, soprattutto in Veneto e Toscana; tali regioni presentano di solito una concentrazione delle variazioni a inizio e fine stagione, in quanto più attive nei settori del turismo e dei servizi collegati soggetti ad alta stagionalità. In Piemonte il minor peso del settore turistico determina una minore diffusione dei contratti stagionali: nel 2018 rappresentavano il 3% dei contratti attivati, contro il 10% del Veneto e il 9% della Toscana”.
Tale dinamica, osservano gli esperti di Bankitalia, “è confermata se si confrontano con quelli di altre regioni a vocazione turistica: oltre il 34% delle attivazioni sono contratti a termine nella provincia di Bolzano, 10% in Campania e Sicilia, il 22% in Sardegna, con picchi nel periodo estivo”.
C’è il rischio che l’occupazione subisca un forte calo nelle regioni del Sud nei prossimi mesi, rivela ancora Bankitalia. Agli esperti della Banca d’Italia “sembra ragionevole ritenere che nelle regioni del Mezzogiorno potrebbero manifestarsi significativi cali dell’occupazione, soprattutto nei prossimi mesi”. AGI.IT