“Prima attacca e poi contratta”

di Ornella Mariani

Due le sorprese di questo 1° maggio deputato a celebrare la sconfitta dei Lavoratori.

La prima:

confermando la propria visione dualistica del Diritto, Gustavo Zagrebelsky ha dichiarato tout –court che Chiunque parli di “Costituzione violata, non sa di cosa sta parlando”, fornendo al Caudillo nostrano una stampella e liquidando Costituzionalisti di sicura competenza: Marini, Cassese; Maddalena; Berlinguer; Cartabia; autorevoli Avvocati e vari Presidenti di Tribunale esigenti il ripristino della Legalità: Chiunque abbia eccepito lo stravolgimento e la violazione degli articoli 90, 3, 4, 13, 16, 41 della nostra Carta ha sbagliato.

Come, nell’evocare i rischi connessi alla negazione delle libertà personali hanno sbagliato il 31 marzo la Presidente della Commissione Europea; il 6 marzo l’Office of the Commission for Human Rights dell’ONU e, in seguito, Quanti Altri abbiano sollevato la incostituzionalità di provvedimenti revocanti le libertà e stravolgenti anche le relazioni fra Istituzioni: Governo, Presidenza della Repubblica, Parlamento ed Enti territoriali cui il Tribuno pugliese aspira a sostituirsi costituendo un gravissimo pericolo per la Democrazia e per la Sicurezza Pubblica.

La seconda:

la ormai generale levata di scudi ha indotto questo Trasformista a scusarsi: non a nome proprio, per lo sconsiderato operato, ma a nome di un Governo che Egli stesso ha delegittimato con sistematica pervicacia credendo di poter cancellare, con colpo di spugna, i circa trentamila Morti contati ad oggi.

In realtà l’unico credibile gesto di umiltà risiederebbe nel presentare dignitose dimissioni.

E invece, con plateale teatralità ed oltraggiando la Nazione, Egli procede ad una “Fase 2” che riconosce benefici solo ai Mafiosi; continua a definire “illegittime” le decisioni delle Regioni “ribelli” per solo umiliarne le capacità; se ne strafotte del devastante massacro fiscale di giugno, quando l’Agenzia delle Entrate inoltrerà nove milioni di cartelle agli Italiani; assiste nella più bieca indifferenza al tracollo di centinaia di migliaia di Imprese; consegna gli Italiani alla Dittatura di Virologi dalla dubbia solvibilità; impone surrettiziamente una App di sorveglianza o, in alternativa, un braccialetto che controlli anche la nostra più inviolabile intimità.

Il clima mafio/tregendiale continua ad pesare sul Paese, mentre si diffonde l’allarme per la deriva autoritaria alla quale Costui ha candidato l’Italia;

mentre il New York Times lo critica duramente, accusandolo di superficialità e di inadeguatezza nella gestione dell’Emergenza e del ”mancato tempismo nell’adozione di misure di cautela che prevenissero il contagio”;

mentre, censurato da Renzi attraverso il metodo comunista dell’ ”attacca e poi contratta”, chiede alle Banche “un gesto d’amore” esibendo la peggior malafede populista; esaltando l’egemonia dell’inebriante piacere del potere sulla lotta concreta al virus; rivelando impietosamente i complessi di inferiorità di Chi conciti i toni per nascondere la propria insufficienza.

Non sfugga al Professor Zagrebelsky, che indipendentemente dalla liceità costituzionale delle iniziative e dei comportamenti, per sua stessa ammissione questa specie di Premier ha taciuto alla Nazione l’incombenza di un evento dalla incommensurabile portata provocando decine di migliaia di Vittime.

Avrebbe potuto risparmiarle, se solo si fosse responsabilmente preoccupato un pò di più della salute dei Connazionali e un pò di meno dei Ristoranti e dei Negozi cinesi; se solo avesse evitato di sminuire la gravità delle circostanze; se solo avesse usato quei quindici giorni di ignobili buffonate nella preorganizzazione di un piano di contenimento epidemico; se solo si fosse astenuto, per celebrare una sconfitta sociale fra le più drammatiche della nostra Storia, dal nominare una valanga di Esperti del nulla deputati a solo esaltare l’ignominiosa incapacità sua e del suo Governo.

E allora: non pretestuose richieste assolutorie ad un Paese ferito a morte, ma dimissioni.

Sue e del Mattarella imperturbato anche dalla rimessa in libertà di quei Mafiosi che pure gli uccisero un Fratello.

O forse è vero: la menzogna di orwelliana memoria è diventata verità.