Telefonata fra Conte e il papa, e il Vaticano in default

dal blog di Marco Tosatti –  Osservatore Marziano ci ha mandato un interessante retroscena speculativo sul balletto a tre che si sta svolgendo fra Conte Giuseppi, Santa Sede (papa e lo sponsor di Conte, Parolin) e la Conferenza Episcopale italiana, originato da un articolo di Massimo Franco sul Corriere. Buona lettura…

Osservatore Marziano a Tosatti

Caro Tosatti, avendo ricevuto da parte dei miei sorpresissimi Vertici marziani richieste di informazione su questa (vedi sopra e sotto) notizia data dal Corriere della Sera da Massimo Franco (che certo non è un bergogliano…) son stato costretto a cercare informazioni riservate. Come è d’uso fra noi, parte di queste informazioni le condivido con Stilum Curiae.

Ecco alcune indiscrezioni che ho ricevuto e sto approfondendo, perché mi paiono curiose, ma provengono da “oltre Tevere”.

Anzitutto vorrei riconoscere che i suoi “contributori” su Stilum Curiae, spesso son più informati dei nostri insider vaticani.

La settimana scorsa infatti Stilum Curiae, a firma mi pare Pezzo Grosso o RVC, ha anticipato l’indiscrezione che il Papa sta preparando una Patrimoniale.

E’ proprio così. E la notizia qui sotto riportata di continui colloqui tra il vostro premier Conte e il papa Bergoglio potrebbe essere anche collegata al tema Patrimoniale.. Ci dicono infatti che Bergoglio sta cercando anche lui “aiuti di Stato”, per salvare il Vaticano, prossimo al default.

Che ciò sia legato (come qualcuno sospetta) al fine di affittarlo successivamente per trasformarlo in sede Unesco in Europa non è ancora chiaro. Potrebbe anche essere, ma non trovo ancora conferme. Certo se il Vaticano facesse default sarebbe costretto a prendere iniziative straordinarie, per esempio far intervenire prima Soros o Bill Gates per fare un salvataggio intermedio.

La qual cosa è stata chiaramente interdetta dalla Cina. Ma c’è anche chi sostiene che Bergoglio “voglia” il default per ottenere la sua famosa – Chiesa povera – Comunque sia vale la pena osservare ciò che accadrà nel periodo post coronavirus.

Vediamo le indiscrezioni su perché Papa e Conte stiano colloquiando.

Perché è vero il rischio di collasso finanziario e pertanto l’ipotesi della Patrimoniale, o altre soluzioni. Il Vaticano, grazie alle conseguenze del Covid 19 sta rischiando proprio il collasso finanziario.

Si pensi che quasi la metà delle entrate del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano è costituita dalle entrate dei Musei Vaticani. Che sono chiusi e chissà quando riapriranno….Su questo punto specifico ci sono due visioni contrastanti presso i nostri informatori.

In pratica taluni sostengono che Conte stia chiedendo al Papa di riaprire le chiese (incredibile fosse vero!), ma il Papa gli chiede di lasciargli prima riaprire i Musei, e Conte dice no, i Musei no. In pratica ci spiegano che la riapertura dei Musei Vaticani sarebbe la vera ragione dei colloqui.

Il Papa, per non fallire, deve aprire i Musei e per essere autorizzato dal Governo gioca la mossa della riapertura delle chiese. Sembra incredibile? In alternativa alla riapertura dei Musei, che fa Bergoglio? Chiede a Conte aiuti di Stato, (includendo l’EU, e Unesco, essendo il Vaticano patrimonio dell’umanità).

Che Bergoglio possa avere in serbo anche un elemento di negoziazione con Conte, è considerato possibile da taluni. Forte delle dichiarazioni che fa da sette anni sulla una chiesa povera, potrebbe spiegare che Il collasso lo obbligherà ad affittare il Vaticano all’Unesco, nominare Bill Gates Segretario di Stato – laico – della Santa Sede. E anche qui la Cina non sarebbe d’accordo, forse.

Ci informano anche che Conte ha suggerito al papa di formare anche lui una Task Force per la fase Due (come Conte ha fatto con Colao) in modo di pianificare rientro in fabbrica ed in ufficio con il rientro in chiesa. Gli scaglionamenti per il ritorno progressivo dovrebbero esser legati a varie certificazioni.

La prima dovrebbe esser a dimostrazione di avere attribuito l’8per mille alla chiesa cattolica.

La seconda, la disponibilità a sottoscrivere abbonamenti decennali con pagamento anticipato all’Osservatore Romano e Avvenire.

La terza, ancora in corso di definizione, sarebbe una autocertificazione di non essere tradizionalisti, non assistere a messe tridentine, ecc.

Comunque i colloqui sono in corso e vi terrò informati…

OM