A parlare con l’Adnkronos è Annibale Marini, presidente emerito della Corte Costituzionale
“Ritengo che il Presidente della Repubblica non abbia voluto in questa fase e in un’ottica di collaborazione istituzionale introdurre o provocare situazioni di frizione, che avrebbero potuto disorientare la cittadinanza. Ovviamente, con il passare del tempo e il graduale ritorno alla normalità non può che auspicarsi un controllo più penetrante del Capo dello Stato sull’osservanza delle norme costituzionali perché bisogna sempre ricordarsi che le derive autoritarie nascono sempre da, vere o presunte, situazioni emergenziali”.
Quanto alla App Immuni, “sul punto ancora non sono molti chiari l’uso e gli effetti di questa applicazione, ma è evidente a tutti che, a prescindere dal carattere volontario dell’uso, si pone un problema macroscopico di tutela della riservatezza, soprattutto quando la mappatura degli spostamenti possa andare ad incidere sulla sfera giuridica di altri soggetti, che non hanno espresso alcun consenso o che siano addirittura inconsapevoli”.
“Alto tradimento alla Costituzione”, Conte denunciato
Coronavirus, Conte: ‘Dpcm lavoro collegiale, Parlamento rispettato’