È morto nel tentativo di fermare i rapinatori che avevano appena fatto un colpo in banca. Se n’è andato così Pasquale Apicella, 37 anni, agente scelto della polizia di Stato. Guidava la volante prontamente intervenuta sul luogo della rapina, via Abate Minichini, a Napoli, non troppo distante dall’aeroporto di Capodichino. Ma proprio lì è stata travolta dai criminali in fuga. Si tratta di una banda di rom. Un impatto devastante, come dimostra il motore sbalzato fuori dall’autovettura. Per Apicella non c’è stato niente da fare. Ferito solo lievemente, per fortuna, il collega che era accanto a lui. Si tratta dell’assistente capo Salvatore Colucci.
L’unica consolazione è che i banditi non sono riusciti a farla franca. Si tratta di due rom, attualmente ricoverati in ospedale, uno al Cardarelli e uno all’Ospedale del Mare. Li hanno presi dopo solo due ore dalla rapina. Sono rom residenti nel campo nomadi di Giugliano, un grosso centro della provincia di Napoli. Ma la caccia continua. C’è infatti un terzo componente. Ma la polizia è convinta di poter estendere le indagini anche ad altri complici.
«Profondo cordoglio» per Apicella è stato espresso, attraverso un post su Facebook, da Giorgia Meloni. «Non si può morire così, con tutta la vita davanti e facendo il proprio dovere, per colpa di questi criminali, che ci aspettiamo di veder marcire in carcere», ha scritto la leader di Fratelli d’Italia. «Spero che questi delinquenti senza scrupoli paghino fino in fondo, senza sconti!», le ha fatto eco, sempre su Fb, il leader della Lega Matteo Salvini. secoloditalia.it