E’ la storia del ‘miracolo’ accaduto a Paolo, il racconto di una storia personale, di una soluzione a problemi economici e spirituali.
A raccontare la storia è Gabriella.
Paolo, da una cella da cui pensava di non uscire se non dopo lunghissimi anni, in un momento di debolezza, di profonda sofferenza, di crisi esistenziale, si rivolge a Dio e vive un’esperienza unica che gli ha cambiato la vita.
Nel bisogno, dice Gabriella, tu chiama (con cuore sincero) e Lui risponde. Se ti rivolgi a Dio con Preghiere e Suppliche, e se le preghiere sono rivolte al Signore con cuore sincero come ha fatto Paolo, stai certo che non rimarranno inascoltate.
Paolo, dalla cella in cui era richiuso, si rivolge a Dio, e Dio gli risponde, facendogli trovare come compagno un buon Cristiano che gli regala persino una Bibbia.
Paolo comincia a leggerla e a credere, comincia a pregare e ad ascoltare le parole del buon Cristiano.
Poi succede l’inverosimile e Paolo diventa il protagonista di un ‘miracolo’.
Improvvisamente e inaspettatamente vede la porta del carcere aprirsi per essere mandato agli arresti domiciliari. Anche lontano dal compagno di cella, continua a pregare, e il Signore lo benedice affiancandogli una brava moglie con la quale mettono al mondo due bellissimi bambini e creano una serena famiglia.
Passa del tempo e mentre Paolo lavora alacremente per mantenere la sua famiglia, si allontana dal Signore. Per circa tre settimane non prega e non legge la Bibbia, trascura il Signore.
Prima arriva il coronavirus che colpisce il suocero (ancora ricoverato) proprietario della casa dove vive con moglie e figli. Poi perde il lavoro e puntuali si presentano le restrizioni sulla libertà di movimento e soprattutto le ristrettezze economiche.
A causa dell’assenza dello stipendio, Paolo non riesce a provvedere alle necessità fondamentali per la Famiglia, ma sa che Dio risponderà. Sa che quando ha avuto bisogno e si è rivolto a Lui, gli ha risposto. Quindi, ricomincia a leggere la Bibbia e con Preghiere e Suppliche, chiede di nuovo aiuto.
Dio non si fa attendere e proprio qualche giorno fa, mentre una mattina era uscito per comprare il pane, ha incontrato un cassonetto debordante di rifiuti dal quale faceva capolino un Libro.
Si avvicina, lo prende e scopre subito che si tratta di una Bibbia. Paolo resta perplesso, ma si rende subito conto che non può essere solo una coincidenza. La apre e all’interno c’è un biglietto con un numero di telefono. Per una associazione di idee, pensa che possa essere il numero del suo proprietario e si prodiga nel telefonare per restituirgli il Santo Libro. Lo incontra e, per fortuna è un buon Cristiano, che mosso a misericordia e compassione, regala la Bibbia ritrovata a Paolo e, venuto a conoscenza della sua situazione, promette un aiuto concreto per lui e per la sua Famiglia.
Come si sa, “non cade foglia che Dio non voglia” e per aiutare Paolo il già proprietario della Bibbia, da buon Samaritano si rivolge ad un suo caro amico, Claudio, anch’esso uomo di Dio, ma che vive a 800 Km di distanza e dove per svolgere la sua missione di volontario ha aperto una sezione dell’Istituto Per la Famiglia.
Una istituzione che, come missione, non ha soltanto quella di Evangelizzazione, ma ha anche la consapevolezza che i buoni Cristiani manifestano la Gloria di Dio non solo con la preghiera, ma con le opere. Difatti Gesù Cristo ha detto “da quello che farete essi riconosceranno che siete Figli di Dio”
Claudio è a Latina e non riesce concretamente ad aiutare Paolo e la sua famiglia che sono a Milano e allora si rivolge a Gabriella, un’altra volontaria dell’Istituto Per la Famiglia, che si attiva subito mettendo in moto la macchina dell’aiuto concreto.
Gabriella è anche volontaria del Banco Alimentare di Milano, quindi contatta i responsabili che a loro volta attivano la parrocchia della zona dove abita Paolo, fornita di ogni ben di Dio da Banco Alimentare, e nel giro di un’ora, Dio muove persone distanti fisicamente, ma non spiritualmente tra loro, che mosse da cuore Cristiano, rispondono in modo concreto al bisogno di aiuto.
Non immaginate la Gioia di Paolo nel constatare che Dio non lo ha mai abbandonato e vede in tutto questo movimento di persone la Sua mano potente che ha rifornito la casa di Paolo di cibo, di prodotti e di materiali di cui aveva bisogno e gli ha dato l’aiuto spirituale di cui aveva bisogno.
Infatti Paolo dice: ho capito che Dio vuole che io sia testimone del miracolo che mi ha fatto per la seconda volta affinché il Suo nome sia Glorificato e possa così diffondersi l’opera di Evangelizzazione per cui molte persone siano saziate con il cibo per il corpo e lo spirito per la mente.
E allora preghiamo affinché sia cacciato dalla nostra amata Italia il “dio denaro” e venga Glorificato il vero Dio, perché l’uomo non vive di solo pane. Gloria a Gesù Cristo.