25 aprile a Roma, quartiere Pigneto. I video della piccola folla ai giardinetti, con gli striscioni sulla Liberazione e il canto ritmato dal battimani di Bella Ciao fanno in pochi minuti il giro del web. E’ più di un assembramento. E’ una manifestazione. Sono giovani, dunque non sono partigiani dell’Anpi. Ma una cosa è certa: se ne fregano altamente della quarantena. Incoraggiati di sicuro da quella bizzarra circolare del Viminale che consente le celebrazioni del 25 aprile mentre fin qui non sono stati possibili nemmeno i funerali con i parenti più stretti. Per non parlare delle messe per la Pasqua. In mezzo ci sono anche i vigili, indifferenti e negligenti (come si vede nel primo video).
Sono immagini che stridono, e di gran lunga, con quella del Capo dello Stato Mattarella che, da solo e con la mascherina, si reca all’Altare della Patria per la ricorrenza del 25 aprile. Immagini che destano indignazione e rabbia per la disparità di trattamento riservata a questi falsi resistenti dietro i quali, manco a dirlo, ci sono i soliti arruffapopolo dei centri sociali.
Al Pigneto, complice il 25 aprile e il senso di impunità di cui gode la sinistra, la quarantena è seppellita dalla retorica rossa e dalla melassa al ritmo di Bella Ciao. La sindaca Raggi non ha nulla da dire, a parte postare anche lei un video dove con decine di persone si reca a Porta San Paolo? Con lei, per la passerella di rito, c’era mezza Anpi romana, ha scritto Il Messaggero. Ce me ricorderemo, quando arriverà l’ennesimo e inutile appello a non abbassare la guardia contro un virus insidioso. Che questi pensano di sconfiggere con le canzonette. www.secoloditalia.it