Un gambiano senzatetto, assistito in quarantena dalla Protezione civile vicino Centi Colella, ha violentato una ragazza aquilana. La vittima, una giovane di 28 anni, ha raccontato al quotidiano locale, Il Capoluogo, la brutale aggressione. Stava andando verso la stazione de L’Aquila percorrendo via XXV Aprile. Si è accorta che l’uomo camminava verso di lei con fare aggressivo. Per sottrarsi la ragazza ha attraversato la strada. Il gambiano ha continuato a seguirla. La ragazza ha attraversato una terza volta la via quando l’uomo le si è spinto incontro chiedendole una sigaretta.
La donna, che abita nei pressi del Tribunale, ha iniziato a gridare e a chiedere aiuto quando l’uomo ha tentato di baciarla e le si è appoggiato sul collo. Nessuno è andato fisicamente in soccorso della ragazza, tanto che urlando si è gettata in mezzo alla strada ed ha fermato un’auto. Due dipendenti comunali hanno assistito alla scena ed hanno prontamente chiamato il 113. Il tempestivo intervento delle volanti ha consentito l’arresto dell’uomo.
L’uomo era in quarantena in tenda assistito dalla protezione civile. La quarantena era preventiva di 15 giorni in quanto l’aggressore, insieme a un altro straniero belga, agli inizi di aprile era arrivato a L’Aquila da città del nord. Il tutto secondo le misure per contrastare la diffusione del Coronavirus. Alcune associazioni di volontariato aquilane si erano prese a cuore la situazione. Stavano assistendo il gambiano per i beni di prima necessità. Un fallimento.
Il gambiano, regolare sul territorio nazionale, si è reso responsabile della violenza sessuale consumata nei confronti della ragazza. L’aggressore, riconosciuto dalla donna è in arresto. E’ stato a seguito della segnalazione di un cittadino alla Sala Operativa della Questura se l’uomo è stato riconosciuto e fermato. Il gambiano all’atto del controllo si è dimostrato subito aggressivo nei confronti dei poliziotti. Li ha aggrediti anche presso gli uffici della Questura di L’Aquila. […]
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