La National Intelligence Organization (MIT) turca si è infiltrata nei campi di immigrazione in Grecia, secondo documenti classificati recentemente rivelati. Lo scopo dell’iniziativa sarebbe quello di spiare i critici del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, secondo un rapporto del Nordic Monitor, che ha anche pubblicato copie dei documenti, compresi i rapporti della polizia. In particolare, i documenti affermano che la missione degli agenti era di monitorare i membri del movimento Gülen, un’associazione politica che è stata bandita in Turchia nel 2016, costringendo i suoi membri a rifugiarsi in Grecia.
Il movimento Gülen è fortemente critico nei confronti dell’attuale amministrazione turca, in particolare in relazione al suo sostegno ai gruppi islamici radicali in Libia e Siria. Erdoğan ha accusato il movimento di essere un’organizzazione terroristica, nonostante non glii siano state attribuite azioni violente, e ha lanciato un ampio giro di vite sul movimento, portando a decine di migliaia di arresti. Molti membri del gruppo hanno chiesto e ottenuto asilo nella vicina Grecia per motivi politici.
I documenti rivelano che il MIT stava cercando i nomi, le posizioni e i piani dei critici del regime di Erdoğan nei campi di immigrazione greci. Sono stati scoperti come parte di un’indagine criminale da parte della Procura di Ankara sui membri del movimento Gülen in altri paesi.
La scoperta è nata dall’indagine della Procura di Ankara su Hilal Bilim, un insegnante che era stato istruttore in una scuola gestita da Gülen in Turchia e per il quale era stato emesso un mandato di arresto. Stockholm Center for Freedom sostiene che 96.719 membri del personale sono stati eliminati dalle istituzioni educative turche. Circa 20.000 insegnanti sono stati arrestati e circa 40.000 sono stati licenziati, in seguito alla repressione.
Deva, un nuovo partito politico in Turchia che intende offrire un’alternativa al dominio di Erdoğan, è stato lanciato il mese scorso dall’ex vice primo ministro Ali Babacan, come riportato in precedenza da Voice of Europe.