di Byoblu
L’Eurodeputato della Lega, in forze al gruppo parlamentare europeo Identità e Democrazia Antonio Maria Rinaldi, durante l’audizione di oggi al Presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno, alla Commissione per i problemi economici e monetari (ECON), cerca di metterlo di fronte alle contraddizioni dei trattati europei, in un momento in cui i leader europei, a parole, invocano la solidarietà. Ecco la domanda che ha posto l’europarlamentare.
“L’emissione di qualsiasi forma di Bond è prevista all’interno dell’Unione Europea solo da parte di istituzioni creditizie speciali, ad esempio MES e BEI, che diventano prestatori privilegiati e condizionali per la restituzione integrale dei prestiti da parte degli stati richiedenti. Poiché questa tipologia di meccanismi è l’unica disponibile in base al divieto esplicito di solidarietà fiscale previsto dall’articolo 125 del Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea (Lisbona), come crede che la crisi attuale possa essere risolta, alla luce delle contraddittorie affermazioni di alcuni leader europei, per cui da una parte sono disponibli alla solidarietà, ma dall’altra solo all’interno delle regole dei trattati, che includono per l’appunto il divieto dell’articolo 125 sopra esposto.
Inoltre, una crisi epica di questa portata pensa che possa essere superata avendo ancora un sistema che si avvale di una Banca Centrale Europea condizionata con il limite dell’Articolo 125, sempre del Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea, che proibisce esplicitamente di finanziare il deficit statale, concessione di scoperti di conto oppure l’acquisto direetto di titoli del debito pubblico? Non crede che sia arrivato il momento di modificare di modificare rapidamente e senza indugi sia l’articolo 123 che il 125 del Trattato di Lisbona, anche cancellando il criterio della proporzinalità negli interventi della Banca Centrale, visto che le esigenze finanziarie degli stati membri -l’ha detto anche lei – sono asimmetriche, e non uguali nel tempo per tutti, emulando invece le piene funzioni di tutte le altre banche centrali del mondo?”
La risposta di Centeno, che si può ascoltare nel video, è vaga e sfuggente.