– Soltanto ad ottobre era stato chiuso, con grande giubilo da parte sia dei cittadini che dell’amministrazione locale. Questa mattina invece, la sorpresa: all’interno dell’ex hotel Villa Sikania, trasformato poi in un centro di accoglienza, sono stati trasferiti 70 migranti. Si tratta di uno dei gruppi approdati nei giorni scorsi a Lampedusa e per i quali si è reso necessario un immediato trasferimento in Sicilia, in quanto sulla più grande delle Pelagie non c’era più spazio. Ma da allora, sono iniziate le difficoltà da parte delle varie Prefetture siciliane nell’organizzare la logistica relativa all’accoglienza delle persone sbarcate in questo inizio di aprile.
Tutti i migranti devono ovviamente rispettare la quarantena, ma trovare luoghi idonei ed in grado di soddisfare le distanze sociali e di sicurezza per evitare i contagi da coronavirus, appare molto difficile. E così, ecco che si arriva alla vicenda del Villa Sikania: ex hotel situato all’interno del centro abitato di Siculiana, piccolo comune alle porte di Agrigento, da questa mattina le stanze della struttura sono state aperte per ospitare per l’appunto 70 migranti.
E questo ha ovviamente suscitato la reazione della popolazione e del sindaco, Leonardo Lauricella: “Non ci è stata data una preventiva comunicazione, ma una chiamata dell’ultimo minuto in cui mi si annunciava il tutto ad operazione conclusa – ha tuonato in una nota il primo cittadino – Dalla Prefettura hanno ritenuto opportuno avvisarmi nel momento in cui le operazioni di trasferimento nella nostra città sono state concluse. Nessuna comunicazione preventiva, nemmeno dal gestore della struttura e nemmeno da altre Autorità”.
“Ritengo questo gesto poco corretto nei confronti dell’intera comunità di Siculiana – ha aggiunto Lauricella – Perché avvisarmi solo dopo? Perché nascondere questa decisione? Non ci si comporta così in un Paese democratico”.
La struttura in questione già da anni è nell’occhio del ciclone: riconvertita nel giro di poche settimane in centro di accoglienza, a partire dal 2014 ha iniziato ad ospitare centinaia di migranti. Nei momenti di maggior pressione migratoria, in questo centro sono stati trasferiti una buona parte di coloro che arrivavano tra Lampedusa e Porto Empedocle. […]
L’episodio di Siculiana ha dimostrato, ancora una volta, una certa preoccupazione da parte dei vari territori siciliani circa l’evolversi della situazione migratoria. Dopo la positività al coronavirus riscontrata ad un migrante a Pozzallo, sono stati diversi gli amministratori ed i gruppi di cittadini che hanno espresso le proprie insofferenze per l’attuale gestione della situazione. Da Lampedusa al ragusano, passando per Porto Empedocle, fino ad arrivare oggi a Siculiana: i comuni della fascia meridionale della Sicilia, non vogliono sentirsi accollare il peso dell’emergenza migratoria.
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Il video girato da Salvini a ottobre 2017
All’interno di Villa Sikania che ospita da tre anni 200 “migranti”