Fase 2 coronavirus, De Micheli: bus, treni e metro a numero chiuso

Dal 4 maggio prossimo venturo solo vetture e vagoni a numero chiuso, con ingressi obbligati dalla porta posteriore e un numero massimo di viaggiatori al fine di consentire le distanze di sicurezza. Ovviamente muniti di mascherine. Non è esclusa nemmeno l’installazione di sistemi per il controllo automatizzato del numero degli ingressi. Potrebbe essere questo uno degli obiettivi – secondo un approfondimento di Repubblica – per gli spostamenti sui mezzi pubblici nella cosiddetta Fase 2 da coronavirus.

De Micheli: “Un modello diverso” – “Non possiamo più immaginare che milioni di persone si muovano tutte insieme tra le 7.30 e le 9.30, non ce lo possiamo permettere sinché non troviamo il vaccino“, avrebbe spiegato la ministra dei Trasporti Paola De Micheli, facendo trapelare alcune novità in discussione circa la mobilità urbana nella seconda fase dell’emergenza: “Proprio perché abbiamo in testa di potenziare il servizio del trasporto pubblico dobbiamo immaginare un modello organizzativo della società completamente diverso”. Magari basato – a suo dire – sulla modifica delle frequenze negli orari di punta e degli orari di lavoro.

Scaglionare ingressi a scuola e al lavoro  — Da qui anche la possibilità di “scaglionare” gli ingressi a scuole e uffici per contenere l’afflusso verso l’imbarco sui mezzi di trasporto. E’ questo infatti uno dei punti più critici per riuscire a contenere la diffusione del Covid. Sarà necessario allora adottare misure precise anche per il perseguimento del distanziamento tra persone, come quella di effettuare una vendita contingentata dei biglietti.

Contingentamento e controllo – Per ottenere lo scopo si parla anche di una app per evitare assembramenti sui treni, i bus e le metro. E per questo, secondo la ministra dei Trasporti De Micheli, tutti mezzi di trasporto potranno essere riempiti al massimo fino al 60 per cento, sotto eventuale disamina di “controllori” in divisa da ferroviere. https://notizie.tiscali.it