“Alcune banche non sono ancora pronte, poiché non hanno predisposto le circolari interne né hanno modificato le procedure per poter accogliere le richieste da parte della clientela” e “tale situazione potrebbe generare tensione fra i clienti che si recheranno nelle filiali bancari, sfociando in fenomeni di violenza“.
E’ quanto scrivono in una lettera, destinata al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e per conoscenza ai Prefetti italiani, i segretari generali dei sindacati bancari Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin, nella quale chiedono “di nuovo, al suo ufficio e alle forze dell’ordine un intervento volto a rafforzare la sicurezza sociale, a tutela della sicurezza di chi si trova sui posti di lavoro e della clientela bancaria tutta”. Secondo le parti sociali, infatti, fenomeni di violenza “sono già stati registrati, a danno delle lavoratrici e dei lavoratori bancari, in queste ultime settimane”.
Come ricordano nella missiva Lando Maria Sileoni, Riccardo Colombani, Giuliano Calcagni, Massimo Masi ed Emilio Contrasto “lunedì mattina partiranno le procedure per erogare i finanziamenti garantiti dallo Stato, introdotti col decreto legge n. 23 dell’8 aprile 2020, per poter aiutare imprese e professionisti in difficoltà economica a causa dell’emergenza Covid-19. Monitoreremo costantemente la situazione sull’intero territorio nazionale – concludono i sindacati – e denunceremo prontamente situazioni critiche e pericolose così come faremo i nomi delle banche che effettivamente si riveleranno impreparate”. ADNKRONOS