Sperimentazione vaccino coronavirus su Forze dell’Ordine, Sap chiede spiegazioni

LETTERA DEL SINDACATO DI POLIZIA SAP A GABRIELLI – Sig. Capo della Polizia, abbiamo appreso da fonti giornalistiche che già da aprile sarebbe possibile iniziare i primi test sull’uomo per il vaccino contro il coronavirus.Tale vaccino sarebbe stato messo appunto dall’azienda Advent-IRBM di Pomezia insieme con lo Jenner Institute di Oxford University e si legge su diversi quotidiani, compresa l’ANSA, che si prevede di “rendere utilizzabile il vaccino già a settembre per vaccinare personale sanitario e Forze dell’ordine in modalità di uso compassionevole”.

La decisione repentina sarebbe fondata sul fatto che l’azienda ritiene sufficientemente testata la non tossicità e l’efficacia del vaccino sulla base di risultati di laboratorio che sono stati particolarmente efficaci. Pur ritenendo pregevoli gli intenti dei ricercatori italiani, non possiamo esimerci dal mostrare preoccupazioni sui possibili esiti di tale “sperimentazione” se dovesse corrispondere a realtà. È infatti chiaro che una siffatta proposta sarebbe semmai dovuta provenire direttamente dal Governo ed in ogni caso avremmo avuto seri dubbi sulla sua liceità.

[su_heading size=”16″ align=”left”]Invece, all’esito di quanto si è appreso da notizie di livello nazionale, non è dato comprendere in virtù di quale disposizione un’azienda privata può esternare pubblicamente una siffatta iniziativa nei confronti del personale delle forze dell’ordine senza alcuna intermediazione da parte del Ministero dell’Interno e senza che la notizia sia stata mai smentita.[/su_heading]

Sig. Capo, in ragione dell’elevata delicatezza della questione, che coinvolge l’apparto sicurezza tutto, facendo apparire pubblicamente i nostri colleghi come una sorta di “cavia da laboratorio”, riteniamo doveroso avere chiarezza e contezza sul profilo significato, onde evitare anche effetti destabilizzanti sul benessere psico-fisico degli operatori delle forze di polizia, già sottoposti in questo periodo ad immense fonti di stress ed impegni di carattere straordinario. Attendiamo quindi un Suo autorevole intervento sul punto, che possa chiarire i reali intenti del Dipartimento di P.S. in ragione degli obblighi di trasparenza, soprattutto sotto il profilo del diritto alla salute dei colleghi, tanto più che ci troviamo nel corso di una pandemia che ad oggi ha comportato, anche sotto l’aspetto scientifico, immense incertezze e criticità.

In attesa di cortese riscontro da parte Sua si porgono cordiali saluti.

IL SEGRETARIO GENERALE  Stefano PAOLONI

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