L’Fbi sta indagando attacchi hacker, condotti da governi stranieri, contro centri di ricerca medica negli Stati Uniti con l’obiettivo di ottenere informazioni sullo studio del Covid19 e lo sviluppo di un vaccino contro il coronavirus. E’ quanto ha dichiarato Tonya Ugoretz, vice assistente direttore della Cyber division del bureau. “Noi abbiamo visto senza dubbio attività di ricognizione ed alcune intrusioni nei sistemi di queste istituzioni, specialmente quelle che si sono pubblicamente dichiarate coinvolte nella ricerca legata al Covid19“, ha detto intervenendo ad una conferenza dell’Aspen Institute.
L’agente federale ha sottolineato che cyberattacchi di questo tipo per rubare segreti di corporation e centri di ricerca avvengono normalmente, ma in questo tempo di pandemia l’attività degli hacker sembra essersi rafforzata.
“Ci sono certamente buone ragioni per le quali questi centri rendono noto il lavoro che stanno facendo per informare il pubblico del lavoro che stanno facendo – ha aggiunto – ma il rovescio triste della medaglia è che questi li rende un obiettivo per altri stati che sono interessati a conoscere dettagli su quello che stanno facendo e forse persino rubare le loro informazioni”.
In generale, l’Fbi ha registrato un aumento delle denunce di cyber crimini in queste settimane di lockdown in cui molte delle attività sono state spostate sulla Rete. Compresi i contribuiti di 1200 dollari inviati dal governo a milioni di americani come sostegno nella crisi, che – avvisano dall’Fbi – sono stati presi di mira dai ladri online.
L’Internet Crime Complaint Ceconter, il sito dell’Fbi dove si possono denunciare cyber crimini in queste settimane riceve 3-4mila denunce al giorno mentre la normalmente sono un migliaio. ADNKRONOS