“Le prove fornite da alcuni Paesi ci stanno dando un quadro più chiaro di questo virus, di come si comporta, di come fermarlo e come trattarlo. Sappiamo che Covid19 si diffonde velocemente e sappiamo che è letale, dieci volte più letale del virus responsabile della pandemia di influenza del 2009”. Lo ha detto in un briefing con i giornalisti a Ginevra il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Lo sviluppo e la distribuzione di un vaccino sicuro ed efficace sono necessari per interrompere pienamente la trasmissione”, ha aggiunto.
“Sappiamo che in alcuni Paesi i casi di Covid19 raddoppiano ogni tre/quattro giorni”. Mentre la diffusione del virus “accelera molto rapidamente, si riduce molto lentamente. In altre parole il calo è molto più lento dell’aumento“.
La fine delle restrizioni decise nelle settimane scorse nell’ambito della lotta alla pandemia di coronavirus “dovrebbero essere basate anzitutto sulla protezione della salute umana e guidate da quello che conosciamo sul coronavirus e su come si comporta”, ha aggiunto.
“Come abbiamo detto molte volte prima – ha sottolineato – questo è un virus nuovo ed è la prima pandemia causata da un coronavirus. Stiamo tutti imparando e aggiustando la nostra strategia, sulla base delle ultime prove disponibili. Possiamo solo dire quello che conosciamo e possiamo solo agire sulla base di quello che conosciamo”.
“Peraltro occorrerà abituarsi a convivere con questo virus, perché il vaccino, unica vera arma scientifica, è ancora lontano. Il coronavirus, ha sottolineato David Nabarro, portavoce dell’Oms, in un’intervista alla Bbc – non sparirà. Non sappiamo se le persone che hanno avuto il virus rimangono immuni e non sappiamo quando avremo un vaccino. Una qualche forma di protezione del viso come le mascherine diventerà la norma, non da ultimo per rassicurare le persone”.
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