Altre vittime tra medici e farmacisti per il Covid-19. E’ deceduto Antonio Tilli, direttore della farmacia comunale di Pontassieve (Firenze), “il settimo collega che dobbiamo piangere dall’inizio dell’epidemia”, annuncia una nota della Federazione Ordini Farmacisti Italiani. “Questo tristissimo evento – dice il presidente Andrea Mandelli – deve essere un monito a non rilassare le misure di contrasto del contagio. Ai famigliari di Antonio, agli amici e a tutti coloro che lo conoscevano vanno le condoglianze del Comitato Centrale della Fofi e di tutti i farmacisti italiani”.
Il numero degli operatori sanitari in prima linea deceduti o contagiati dal coronavirus sale ogni giorno. Ci sono altre due vittime tra loro. Il totale dei morti tra i medici sale così a 109. Gli ultimi ad aggiungersi alla lunga lista sono Gianfranco D’Ambrosio, ginecologo e medico di famiglia, e Gaetano Portale, medico chirurgo. Ieri era stato annunciato anche il decesso di Edoardo Valli, ginecologo, e Nabil Chabrie, medico di famiglia. Lo ha reso noto la Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo).
Giovedì sono deceduti Giunio Matarazzo, odontoiatra, e Emilio Brignole, chirurgo ospedaliero. Ci sono poi i medici di famiglia Antonio De Pisapia, Massimo Bosio, Marzio Zennaro, Tahsin Khrisat, Mario Rossi e Samar Sinjab. C’è poi il chirurgo oncologo Francesco Cortesi.
Sindacati e ordini chiedono a gran voce da settimane che chi lavora a contatto con i malati di Covid-19 sia messo in condizione di farlo in sicurezza con dispositivi di protezione individuale adeguati.
Il bilancio dei decessi tra gli infermieri sale a 28. “Oggi ci è stato confermato il decesso di altre due infermiere impegnate sul campo contro il Covid-19, a Bergamo e Cremona”, ha detto all’ANSA la presidente della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi) Barbara Mangiacavalli. Aumentano pure i contagi: “Ne registriamo – rileva – tra 200 e 300 in più al giorno”.
La presidente di Fnopi Barbara Mangiacavalli ha spiegato: “Il nostro fine è assistere i pazienti, individuarne le necessità ed essergli vicini, incidere nel processo organizzativo e decisionale del sistema e dare risposte mirate alle contingenze economiche e ai bisogni che emergono dall’attuale scenario demografico ed epidemiologico”.
Dal canto suo il presidente della Fnomceo Filippo Anelli ha espresso il suo apprezzamento per le parole del Presidente della Repubblica chiedendo che “i medici, gli infermieri, gli operatori non devono più essere lasciati soli a combattere contro il virus. Non devono mai più essere lasciati a vicariare le criticità e i vuoti del nostro Servizio Sanitario Nazionale”. Anelli ha poi aggiunto: “Noi contiamo su di lei, Presidente, sul Ministro della Salute Roberto Speranza, sul Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, perché ai sacrifici e al lavoro dei professionisti si risponda con il giusto rispetto e riconoscimento”. ANSA