Il Consiglio dei ministri, durato poco più di mezz’ora, ha annullato l’ordinanza del sindaco di Messina che limita gli spostamenti in Sicilia, attraverso lo Stretto, come misura contro il diffondersi del Covid-19. L’altolà all’ordinanza del primo cittadino messinese, Cateno De Luca, era arrivato già dal Consiglio di Stato, che aveva espresso parere contrario. L’annullamento dell’ordinanza dovrà ora essere recepito con decreto della Presidenza della Repubblica.
“Mi vogliono politicamente ammazzare a colpi di lupara di Stato. La riunione straordinaria del CdM che è stata preannunciata per esaminare il caso De Luca è l’ennesima conferma della trasformazione di un Stato serio in Repubblica delle Banane che questo Governo ha avuto la capacità di fare con l’Italia”. A dirlo è il sindaco di Messina, Cateno De Luca, che nella notte ha inviato al premier Giuseppe Conte una memoria difensiva.
“Mi hanno più volte intimidito con le loro omissioni, i loro silenzi e i loro avvertimenti burocratici, ma vado avanti per tutelare gli italiani da quello che ormai è un subdolo regime. Preferisco morire in trincea, politicamente vittima dei colpi di lupara di Stato”. adnkronos